DESCRIZIONE GENERALE

Definizione di Trattrice agricola o forestale (fig. 1) - la macchina per eccellenza del settore - è "qualsiasi veicolo a motore, a ruote o a cingoli, munito di almeno due assi, la cui funzione risiede essenzialmente nella potenza di trazione e che è specialmente concepito per tirare, spingere, portare o azionare determinati strumenti, macchine o rimorchi destinati ad essere impiegati nell'attività agricola o forestale".

     
Fig. 1 e 2 - trattrice agricola a ruote

Per quanto riguarda le trattrici, la consistenza, in termini numerici, del parco circolante, è aumentata nell'arco di 40 anni di circa 6,5 volte, passando dalle 249.000 unità della fine degli anni '60 a circa 1.626.000 unità del 2003. Un aumento significativo è riscontrabile anche dall'analisi della potenza media del parco macchine, che è passata dai 30 CV della fine degli anni '50 agli attuali 58 CV.

La trattrice agricola può essere utilizzata in diverse modalità: come centrale fissa di potenza (es.: per l'azionamento di una pompa), e come centrale mobile di potenza, come mezzo di trazione attraverso il gancio di traino (es.: per trainare un rimorchio), oppure mediante il sollevatore idraulico (es.: per sollevare e portare determinate attrezzature), sviluppando un lavoro di azionamento e di trazione (es.: per azionare macchine operatrici).

La trasmissione del moto alle macchine operatrici collegate alla trattrice avviene tramite la presa di potenza (p.d.p.) che, posizionata o posteriormente o anteriormente, può fornire velocità di rotazione diverse.

L'impianto idraulico o oleodinamico è usato per azionare i dispositivi di sollevamento, i sistemi di sterzatura servoassistita e, tramite le prese idrauliche disponibili, le macchine operatrici ad esse collegate. In certi casi può costituire il tipo di trasmissione per il freno di servizio.

Esistono svariati modelli di trattrici agricole, per semplicità classificate come di seguito:

  • a due ruote motrici (posteriori motrici e anteriori direttrici)
  • a doppia trazione (ruote posteriori motrici e le anteriori con doppia funzionalità - solo direttrici o direttrici e motrici)
  • a 4 ruote motrici (le ruote sono sempre motrici ed isodiametriche)
  • a cingoli

Le Direttive comunitarie n° 86/298/CEE (recepita in Italia dal D.M. 18 maggio 1989) e la n° 87/402/CEE (recepita in Italia dal D.M. 5 agosto 1981), definiscono "a carreggiata stretta" (da vigneto, frutteto, ecc.) le trattrici aventi le seguenti caratteristiche:

  • altezza minima dal suolo non superiore a 600 mm
  • carreggiata minima, fissa o regolabile di uno dei due assi, inferiore a 1150 mm
  • massa superiore a 600 kg.

A livello normativo, per l'adeguamento delle trattrici alle disposizioni di legge vigenti, esistono, attualmente, notevoli incongruenze che - durante la trattazione della seguente scheda - saranno volta per volta evidenziate.

Le trattrici agricole seguono specifiche Direttive di prodotto (2003/37 CE) e non rientrano nella Direttiva Macchine (2006/42CE) eccetto i Requisiti Essenziali di Sicurezza (RES) non trattati dalle direttive di prodotto specifiche.

 

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RISCHI

Gli infortuni nell'impiego della trattrice sono riconducibili principalmente a:

  • ribaltamento ed impennamento
  • perdita di stabilità per scoppio di una gomma, per fuoriuscita del pneumatico dal cerchio, per rottura del cingolo, perdita di controllo in genere
  • presa e trascinamento da parte degli organi di trasmissione del moto
  • caduta nelle fasi di salita e discesa dal posto di guida
  • schiacciamento nelle fasi di attacco e distacco di attrezzi portati o trainati
  • urti, scontri e investimenti durante la circolazione aziendale o su strada pubblica e durante le manovre ed il lavoro (ad esempio per scarsa visibilità, ecc.)
  • contatti con fluidi in pressione
  • elettrocuzione per interferenze con sistemi/impianti elettrici
  • incendio per presenza di fluidi infiammabili e contatti elettrici difettosi
  • inalazione di gas di scarico
  • scottature per contatto con superfici calde
  • rumori, vibrazioni
  • posture incongrue

 

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INDICAZIONI TECNICHE

Premesso che vanno tenuti in considerazione i principi enunciati nel modulo "Presentazione", riguardo le sole Trattrici Agricole e Forestali si rammenta (come è già stato specificato) che per effetto della nuova Direttiva Macchine 2006/42CE recepito dal D.Lgs.17/2010, dal 2010 le stesse trattrici agricole dovranno rispettare oltre ai Requisiti Essenziali di sicurezza trattati dalle specifiche direttive, anche i restanti Requisiti Essenziali non trattati previsti dalla Nuova Direttiva Macchine.

Si tengano in considerazione due recenti Linee Guida pubblicate dall'ISPESL - INAIL di seguito riportate con i relativi link:

"Adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti minimi di sicurezza per l'uso delle attrezzature di lavoro di cui all'allegato V del D.Lgs. 81/08".

http://www.ispesl.it/sitodts/Linee_guida/Lineaguidaadeguamentotrattori.pdf

"Controllo periodico dello stato di manutenzione ed efficienza dei trattori agricoli o forestali"

http://www.ispesl.it/sitodts/Linee_guida/Buoneprassitrattori.pdf

 

Identificazione della macchina

Le macchine devono essere sempre identificabili mediante i numeri di telaio (fig. 3) il numero di matricola del motore (fig. 4).

Le macchine che possono circolare su strada pubblica devono essere dotate di "Libretto di circolazione", che deve essere sempre a bordo.

     
Fig. 3 - identificazione del numero di telaio       Fig. 4 - identificazione del numero di matricola motore

 

1. Trasmissione del moto - Presa di potenza (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

PRESA DI POTENZA

Le prese di potenza o alberi scanalati, che possono essere posizionati anteriormente o posteriormente alla Trattrice devono essere protetti da ripari superiori e laterali tali da sovrapporsi alla protezione dell'albero cardanico, quando inserito, senza lasciare parti in rotazione ed elementi salienti esposti. Vedi scheda "Albero Cardanico". (figg. 5 e 6).

     
Fig. 5 - presa di forza scoperta       Fig. 6 - presa di forza protetta

     
Fig. 7 - codolino di trasmissione: deve essere
ricoperto da uno scudo di protezione in lamiera
conforme alla norma ISO 500.
      Fig. 8 - presa di potenza: quando non utilizzata, deve essere coperta con un riparo terminale.

 

2. Organi di trasmissione del moto ed organi di lavoro in movimento (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Le cinghie di trasmissione del moto dell'albero motore (fig. 09) alle ventole di raffreddamento, all'alternatore, alla pompa dell'acqua, all'idroguida, ecc., devono essere protette da schermi di protezione (fig. 10).

     
Fig. 9 - trattrice sprovvista di protezioni delle cinghie
puleggie e ventole, dall'origine
      Fig. 10 - la stessa trattrice per la quale sono state realizzate le protezioni

 

3. Sistemi di comando (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Se la marcia e la presa di forza sono inserite, non deve essere consentito l'avviamento (fig. 11). Si possono adottare soluzioni tecniche che evitano sia l'avviamento accidentale della macchina (accensione) sia l'avviamento accidentale della presa di forza. (fig. 12)

     
Fig. 11 - trattrice dove è possibile effettuare
l'avviamento della macchina con la marcia inserita
      Fig. 12 - trattrice dove non è possibile effettuare l'avviamento della macchina con la marcia inserita

 

4. Blocco degli elementi di trasmissione (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

L'arresto con la chiave e l'estrazione della stessa (fig. 13) dal quadro di comando soddisfa il requisito di arresto.


Fig. 13 -avviamento e arresto del motore con comando a chiave

 

5. Impianti e collegamenti idraulici (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Gli innesti rapidi e le prese olio della trattrice devono essere dotati di un codice di riconoscimento per evitare errori di connessione. (figg. 14 e 15)

     
Fig. 14 - trattrice con innesti rapidi non riconoscibili       Fig. 15 - alla stessa trattrice sono stati sostituiti gli innesti rapidi, riconoscibili da diverse colorazioni, protette le leve del distributore contro gli urti accidentali

 

6. Equipaggiamenti elettrici (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

La batteria deve essere ben ancorata al corpo macchina, dotata di isolatore elettrico almeno sul polo positivo per evitare pericoli di corto circuito (fig. 16). I cavi e le spine elettriche devono essere fissati alla trattrice per evitare pericoli di schiacciamento e di corto circuito; inoltre i cavi elettrici devono essere protetti da usura per sfregamento su superfici metalliche (fig. 17).

     
Fig. 16 - batteria con isolamento del polo positivo       Fig. 17 - spina di collegamento elettrico fissata alla trattrice

 

7. Dispositivi di protezione in caso di ribaltamento e sistemi di trattenuta (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Da sempre il rischio di ribaltamento della trattrice agricola (TA) e il conseguente sbalzamento dell'operatore che - non trattenuto al posto di guida - finisce schiacciato dal telaio di protezione se presente o dalla trattrice stessa (figg. 18 e 19), costituisce uno dei più gravi casi di infortunio in agricoltura, quasi sempre con conseguenze molto gravi o addirittura mortali.

     
Fig. 18 - ribaltamento di una trattrice cingolata       Fig. 19 - impennamento di una trattrice gommata

Occorre fare una distinzione ben precisa tra «RIBALTAMENTO», inteso come una rotazione trasversale o longitudinale o in una direzione combinata fra le due, superiore ai 90° nominali, e "ROVESCIAMENTO", inteso come rotazione della trattrice inferiore ad un quarto di giro.

     
     
Figg. 20, 21, 22 e 23 - ribaltamento: simulazione ENAMA con manichino su trattrice
priva di telaio di protezione e disistema di trattenuta dell'operatore

Questo fenomeno purtroppo non riguarda soltanto le aziende con terreni in pendenza, poiché il ribaltamento può avvenire anche in pianura: in prossimità di argini, per errore umano o per cedimento del terreno, intercettazione di ostacoli occultati da terreno inerbito, causa errore di manovra con carichi sollevati, oppure semplicemente a causa di manovre effettuate ad alta velocità, durante la circolazione stradale, ecc.

RIBALTAMENTO TRASVERSALE E LONGITUDINALE

Le situazioni pericolose che si verificano più frequentemente alla guida di un trattore sono:

  • perdita di aderenza anteriore e di controllo
  • impennamento
  • slittamento laterale
  • rovesciamento
  • ribaltamento laterale
  • rotolamento

Come conseguenza, si possono verificare danni all'operatore dovuti a:

  • caduta dal trattore
  • schiacciamento
  • urto contro ostacoli esterni
  • urto contro la struttura del trattore
  • caduta dentro corsi d'acqua

Risalendo alle cause più frequenti, si riscontrano:

  • caratteristiche del trattore: legate al sistema di propulsione (2 r.m., 4 r.m., cingoli, ecc.), ad avviamento non controllato, alla presenza di zavorre non adeguate, a stato e tipo di pneumatici inadatti e loro gonfiaggio a valori anomali, alle modifiche tecnico costruttive effettuate impropriamente, ad inaffidabilità del mezzo in termini di obsolescenza e manutenzione
  • caratteristiche del terreno: pendenza, contropendenza, pavimentazione, terreno agricolo, residui di coltivazioni precedenti, asciutto, bagnato, presenza di neve/ghiaccio, sconnesso, cedevole, fossi, argini, ripe, precipizi, spazi di manovra insufficienti
  • modalità di movimento del mezzo: velocità, senso di marcia, attraversamento di un pendio (trasversalmente/lungo le linee di massima pendenza), investimento casuale di un animale, sterzate brusche per evitare un ostacolo, collisione con altro veicolo
  • caratteristiche dell'operatore: addestramento e responsabilità del mezzo affidato, difficoltà di formazione dei lavoratori stranieri, lavoro stagionale, eccesso di confidenza con l'attrezzatura, manovre brusche anche in condizioni difficoltose (terreni fangosi), curve a velocità sostenuta, stanchezza, ritmi di lavoro imposti dalle colture, condizioni di scarsa luminosità, presenza di rumore e vibrazioni e conseguente calo di concentrazione, età del conducente, riflessi offuscati
  • caratteristiche dell'attrezzatura collegata: mancato rispetto dei carichi verticali sui collegamenti previsti dal costruttore per macchine portate-semiportate-trainate, utilizzo della macchina diverso dall'uso previsto, trasporto di carichi oscillanti o con il baricentro spostato rispetto al piano mediano longitudinale del trattore
  • tipo di lavoro svolto: il rischio di ribaltamento può aumentare notevolmente in relazione alla tipologia di lavorazioni svolte in connessione con l'orografia dei terreni (preparazione del terreno; lavorazioni ante-raccolta; propagazione piante; allevamento animali), con le sistemazioni idraulico-agrarie aziendali e con la necessità di circolare su strada).

Il rischio di ribaltamento viene ridotto se l'operatore adotta certe precauzioni quali ad esempio:

  • la tecnica di lavorazione a rittochino, cioè lungo le linee di massima pendenza
  • il procedere con gli attrezzi mantenuti verso monte
  • la scelta di potenze adeguate in relazione alle attrezzature impiegate
  • l'utilizzo della marcia adeguata
  • il non procedere a marcia disinserita (utilizzando cioè, per il movimento, la pendenza naturale del terreno)

 

     
Fig. 25 - aratura a ritocchino       Fig. 24 - aratura di traverso

Ulteriori condizioni di rischio ribaltamento

Possono risultare problematiche le postazioni di guida fisse, per le diverse conformazioni fisiche dei conducenti (figg. 26 e 27), che ne richiederebbero un adattamento: in condizioni particolari si rischia di non raggiungere i pedali, specie in salita o in discesa, ecc.

N.B.: durante la fase del ribaltamento, l'operatore tende ad aggrapparsi al volante per mantenere l'equilibrio, perdendo così secondi preziosi che - in alcune situazioni - potrebbero essere impiegati per contrastare, con opportune manovre, il ribaltamento stesso.

     
Fig. 26 - postazione conducente fissa su trattrice
gommata
      Fig. 27 - postazione conducente fissa su trattrice cingolata

Molte trattrici di vecchia generazione hanno i comandi di sterzo diretti, senza dispositivi servo-assistiti. Spesso accade che il volante si irrigidisca e l'operatore non riesca a contrastare la manovra proprio perché il volante è troppo duro.


Fig. 28 - intervento di installazione successiva di servosterzo su trattrice originariamente sprovvista

Si sono inoltre verificati ribaltamenti dovuti a trasmissione di coppia "al contrario", da macchina operatrice sprovvista di dispositivo "a ruota libera" (o per mancanza di doppia frizione sulla trattrice): l'elevato accumulo di energia cinetica della macchina portata (es.: trincia) in fase di frenatura, alla fine del filare ha trasmesso appunto energia al contrario, dall'attrezzatura alla trattrice attraverso la presa di forza, a tal punto da non consentire all'operatore la frenata del complesso, facendolo proseguire e spingendolo nella scarpata presente poco più avanti.

Dispositivi di protezione

Un "efficace sistema" di protezione, di tipo passivo, tecnicamente riconosciuto è la presenza sulla macchina di un dispositivo di protezione in caso di ribaltamento (roll bar) e di un adeguato sistema di trattenuta del conducente (cinture di sicurezza); l'operatore, in caso di ribaltamento, viene trattenuto all'interno di un apposito Volume di Sicurezza (VdS) garantito dal telaio che si dovrà deformare a tal punto da assorbire le energie senza invadere appunto il VdS.

NB. La cabina della TA non garantisce la "trattenuta dell'operatore" in quanto essa, in caso di ribaltamento, si deforma, i vetri si infrangono e l'operatore - se non trattenuto da cinture di sicurezza - viene comunque sbalzato fuori.

La presenza di un "efficace sistema", apparentemente semplice, relativamente alle trattrici "nuove", diventa estremamente complesso nella realizzazione pratica, se ci si riferisce alle trattrici meno recenti: si tenga conto della circostanza che il parco macchine nazionale è stimato (dati di qualche anno fa) in circa 1.626.000 trattrici (il 20% DISMESSE), che molte sono le trattrici senza telaio e che sono senza cinture di sicurezza nonostante l'obbligo della protezione dei posti di manovra sia richiesta in maniera generale già dalle leggi vigenti.

Inoltre, si evidenziano alcuni punti di criticità nell'armonizzazione e standardizzazione della progettazione dei dispositivi per l'adeguamento, connessi soprattutto a limitazioni di natura:

  • tecnica, per la presenza sul territorio di un parco macchine estremamente diversificato
  • procedurale, relativa soprattutto ai vincoli determinati dal processo di omologazione cui sono stati sottoposti i trattori all'atto della prima immissione sul mercato.

In sostanza, come richiamato all'inizio, possiamo fondamentalmente suddividere le trattrici agricole in:

A) Gommate con 2 ruote motrici, Doppia Trazione, e 4 ruote motrici, così classificabili:

  • Standard: altezza minima dal suolo non superiore a 1.000 mm; carreggiata minima, fissa o regolabile di uno degli assi motori almeno di 1.150 mm; massa superiore o uguale a 800 kg
  • Speciali (strette-frutteto): - altezza minima dal suolo, misurata nel punto più basso sotto gli assi anteriore o posteriore, tenendo conto del differenziale, non superiore a 600 mm; carreggiata minima, fissa o regolabile, di uno dei due assi inferiore ai 1.150 mm; massa superiore a 600 kg

B) Cingolate: tutte le trattrici a cingoli, escluse le macchine operatrici movimento terra.

Alla luce dell'analisi legislativa, si può ragionevolmente affermare che tutte le trattrici agricole dovrebbero avere il roll-bar, la cui presenza deve essere assolutamente accompagnata dalle cinture di sicurezza.

Questa disposizione, alla luce dell'Unico Testo in materia di sicurezza ed igiene del Lavoro (D.Lgs 81/08) è prevista per tutti gli agricoltori utilizzatori sia autonomi (ditte individuali e imprese famigliari e società semplici) sia datori di lavoro.

Telai di protezione.

Le Trattrici Agricole già dotate di telaio dalla casa costruttrice approvato sono quelle commercializzate:

  • relativamente alle Trattrici Standard gommate: dal 1974 in poi
  • relativamente alle Speciali strette frutteto: dal 1989 circa in poi
  • relativamente alle Cingolate: dal 1990 circa

I telai possono essere:

  • telai a due montanti. Sono costituiti da un arco in acciaio, collegato alla trattrice tramite piastre fissate saldamente posteriormente o anteriormente al posto di guida
  • telai a quattro montanti. Questi telai sono costituiti da profilati in acciaio di spessore e dimensioni variabili in relazione alle caratteristiche della macchina. Generalmente il telaio viene fissato alla struttura portante della trattrice
  • cabine. Le cabine (fig. 29) sono le uniche strutture in grado di proteggere dalle conseguenze del ribaltamento e, contemporaneamente, di migliorare il comfort dell'operatore, riducendo l'esposizione ad agenti fisici (rumore, vibrazioni), chimici, biologici ed atmosferici. Sono costituite da un telaio di sicurezza a 2, 4 o 6 montanti, al quale viene applicata la struttura, generalmente in lamiera e vetro di tipo omologato.


Fig. 29 - trattrice con cabina integrata con sistema ROPS

L'omologazione del telaio di sicurezza

Il costruttore deve garantire all'utente di trattrici che il dispositivo di sicurezza applicato sulla macchina sia omologato; l'avvenuta omologazione è segnalata in due modi:

  • direttamente, mediante l'apposita targhetta fissata con rivette alla struttura o punzonata sul telaio; essa deve contenere:

- la sigla dell'Istituto che ha provveduto all'omologazione

- il numero del Certificato di omologazione

- il tipo (od i tipi) di trattrici sulle quali il telaio omologato può essere applicato

  • indirettamente, tramite la carta (libretto) di circolazione, in quanto - come si è già detto - il Certificato di omologazione è condizione indispensabile, per la Motorizzazione Civile, per effettuare l'omologazione del prototipo finalizzata alla circolazione su strada.

In generale, se il telaio di protezione non è presente sulla trattrice è perché è stato distrutto o rimosso; tuttavia possono essere presenti sul territorio diverse tipologie di trattrici prive di detto dispositivo sin dall'origine:

  • trattrici gommate Standard ante 1974 con carreggiata > 1000 mm e massa > 800Kg (escluse quelle già adeguate con telaio previsto dalla Circ. Min. Lavoro 49/81 dal 1981 fino ad oggi: tali adeguamenti, conformi alle disposizioni della Circolare, se effettuati prima del febbraio 2007 sono ritenuti validi). Occorre comunque essere in possesso di una dichiarazione - prevista dalla Circolare stessa - rilasciata dall'officina che ha realizzato il telaio e che lo ha installato, con i riferimenti precisi della macchina: genere, marca, tipo, numero di telaio e numero progressivo struttura; senza tale dichiarazione non può essere effettuato il passaggio di proprietà alla MCTC.
  • trattrici speciali (strette - frutteto) ante 1989 circa (la MCTC in alcuni casi ha iniziato ad omologare i telai nel 1991).
  • trattrici agricole cingolate ante 1990 (prove ufficiali dei dispositivi di protezione previsti dal Codice 8 OCSE, ma molte cingolate sono state vendute senza telaio anche successivamente).

Adeguamenti

Per le trattrici precedentemente riportate, per cui non risulta essere presente il telaio con propria omologazione o un successivo intervento conforme, occorre prima verificare se sia disponibile - dalla casa costruttrice - il relativo telaio omologato; in caso contrario, deve essere realizzata ed installata una idonea struttura di protezione contro il rischio ribaltamento.

Possono essere utilizzate le Linee Guida EX ISPESL ora INAIL (fig.30), sviluppate in base ai calcoli strutturali (fig. 31), alle quali, con apposita Circolare del Ministero del Lavoro (n. 3/2007) è stato riconosciuto lo stato dell'arte e della tecnica, tra l'altro abrogando la vecchia circolare 49/81 (che dal Febbraio 2007 non si può più utilizzare). http://www.ispesl.it/sitodts/telai.asp

Per i modelli di trattori delle marche di seguito elencate sono disponibili le schede tecniche INAIL dei progetti esecutivi dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento:

FIAT 60-65, 60C, 70-65M, 70C, 80-65, 80C, 95-55, 120C, 215, 300DT, 312R, 315, 350DT, 351C, 352C, 405, 411C, 411R, 415R, 450DTH, 451C, 455, 455C, 500, 505, 550, 600, 605, 640, 665CM, 765C, 805C, 955 e 1355.
FORD SUPER DEXTA 3000 e MAJOR 4000.
LAMBORGHINI 4CTL, C553, C653, C674, R235DT e R503SB.
LANDINI 4500CL, 4500DT, 5500DT, 6500C e 6500DT.
OM 50 e 615.
SAME AURORA 45, CENTAURO, CONDOR C, CORSARO 70, D.A. 30, DELFINO 35DT, FALCON, FALCON C, MINITAURO e LEONE 70.

Le relative schede tecniche INAIL sono scaricabili, indifferentemente dalla seguenti pagine web:

http://www.ispesl.it/sitoDts/telai_protezione/appendice.asp e http://www.ermesagricoltura.it/Sportello-dell-agricoltore/Sicurezza-sul-lavoro-in-agricoltura

I suddetti progetti sono estendibili anche a modelli simili, cioè a tutti quei trattori per i quali la scheda tecnica possa applicarsi rispettando la conformazione e le caratteristiche strutturali e geometriche ed il limite massimo di massa riportato nella stessa scheda.

Si comunica che nel 2012 sono state pubblicate da ISPESL INAIL apposite Linee Guida per poter realizzare dispositivi di protezione in caso di ribaltamento e relativi sistemi di trattenuta conducente da applicare specificatamente sulle trattrici agricole con pianale di carico (motoagricole):

L'installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli o forestali con piano di carico (motoagricole).

Adeguamento dei trattori agricoli o forestali con piano di carico ai requisiti minimi di sicurezza per l'uso delle attrezzature di lavoro previsti al punto 2.4 della parte II dell'allegato V del D.Lgs. 81/08.

http://www.ispesl.it/sitodts/telai2012.asp

Nello specifico, il documento tecnico è reperibile al sito:

http://www.ispesl.it/sitoDts/Linee_guida/linee_guida_telai2012/parte_generale.pdf


Fig. 30 - linee Guida ISPESL per la realizzazione di telai di protezione contro il rischio ribaltamento


Fig. 31 - schema di deformazione in base al calcolo agli elementi finiti per determinare la plasticizzazione della struttura

Tali linee guida sono costituite:

- da una parte generale,

- n.6 allegati:

Allegato I Schede riportanti i progetti delle parti aeree dei telai (due montanti anteriori abbattibili, due montanti posteriori, 4 montanti, ecc.) nonché i calcoli strutturali e le quote necessarie per poterli ralizzare suddivisi per tipologia di trattrici e classi di massa.
Allegato II Progettazione dispositivi di attacco posizionamento, calcolo Vds, VUC,ecc..
Allegato III Fac-simile della Dichiarazione della conformità del dispositivo che dovrà essere rilasciata da chi effettua l'intervento.
Allegato IV Fac-simile della Dichiarazione di corretta installazione del dispositivo che dovrà essere rilasciata da chi effettua l'installazione.
Allegato IV bis Fac simile di Dichiarazione di conformità del dispositivo alle Direttive Comunitarie ovvero ai codici OCSE.
Allegato V e Allegato VI Dichiarazione di non disponibilità della struttura di protezione per taluni modelli.
Appendice Strutture di protezione per l'adeguamento di specifici modelli di trattori in questa sezione, continuamente in evoluzione, si trovano i progetti "dedicati" a specifici modelli di trattori particolarmente comuni, per i quali è presente anche il progetto per il dispositivo di attacco oltre che al progetto della parte aerea.

E' importante tenere conto non solo delle schede che strutturano il telaio di protezione, con dimensioni, tipo di acciaio, dimensione e numero di bulloni, cordoni di saldatura, spezzoni di irrigidimento, ma anche del punto S del sedile che non è altro che l'intersecazione del piano orizzontale - piano verticale longitudinale - piano verticale trasversale rispetto al sedile stesso (fig. 32).


Fig. 32 - punto S = Intersecazione tra Piano Orizzontale - piano verticale longitudinale - piano verticale

Il punto S è inteso come punto di riferimento attorno al quale si sviluppa il Volume di sicurezza (Vds) che non deve essere invaso dalla deformazione del telaio.

Vanno inoltre tenuti in considerazione i Volumi Utili di Collegamento (Vuc), zone ben precise dove collegare il telaio ai dispositivi di attacco, previsti sempre nella parte generale delle LG.

     
Figg. 33 e 34 - esempio di individuazione del "Vuc"

Di fondamentale importanza risultano i dispositivi di attacco (figg. 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41 e 42) che devono essere realizzati in funzione del tipo di trattore e dei punti di attacco presenti sulla trattrice tenendo conto dei calcoli strutturali indicati nell'"Allegato II - Attacchi" delle LG ISPESL; Le figure da 40, 41 e 42 riportano alcuni esempi reali di attacchi.

        
Fig. 35
Classe A (A1 e A2):
dispositivi di attacco
per telai di protezione
a due o quattro montanti
   Fig. 36
Classe B:
dispositivi di attacco con
conformazione a cravatta per
ancoraggio all'assale posteriore
   Fig. 37
Classe C:
dispositivi di attacco
autoportanti ventrali
   Fig. 38
Classe D:
dispositivi di attacco per
telai rigidi posteriori

     
Fig. 39 - dispositivo di attacco classe A       Fig. 40 - dispositivo di attacco classe B

     
Fig. 41 - dispositivo di attacco classe C       Fig. 42 - dispositivo di attacco classe D

Le indicazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e quelle indicate nelle linee guida ISPESL non prevedono omologazioni per l'installazione delle strutture: "Ai fini degli adempimenti previsti per la circolazione stradale a seguito dell'installazione della struttura di protezione non è richiesto l'aggiornamento della carta di circolazione del trattore". Pertanto la realizzazione e l'installazione dei telai di protezione in conformità alla LG ISPESL non comporta la visita e prova nè l'aggiornamento della carta di circolazione.

Una trattrice di recente costruzione priva di telaio "omologato" perché distrutto, deteriorato, smarrito, se non è più reso disponibile dalla casa (es.: modello fuori produzione) può essere ricondizionata realizzando un telaio in base alle LG ISPESL.

Nel caso di trattori agricoli o forestali sui quali è stata installata una struttura di protezione conforme alle indicazioni tecniche previste dalle presenti Linee Guida, è necessario che per ogni struttura di protezione sia rilasciato dal costruttore un certificato di conformità che ne attesti la rispondenza alle indicazioni tecniche riportate. Tale documento è conservato a cura dell'utente insieme con una dichiarazione di corretta installazione della struttura di protezione redatta dal soggetto che ha effettuato l'intervento. La modulistica è scaricabile dal sito Web dell'INAIL.

Dispositivi di trattenuta

Si possono distinguere Trattrici Agricole (TA) dotate di sedile: fisso, regolabile non omologato, regolabile omologato, senza presenza di attacchi per cinture di sicurezza e sedile regolabile omologato con attacchi.

Dovrà essere inoltre valutato se la TA oggetto di adeguamento è dotata o meno di telaio di protezione; dovranno pertanto essere adottati criteri di intervento per trattori muniti di telaio di protezione omologato oppure criteri di intervento per trattori resi conformi successivamente con telaio di protezione.

Ogni singolo componente di una cintura di sicurezza, quale cinghie, fibbie, connettori a sgancio rapido, attacchi sui sedili etc. deve essere sottoposto a prove e verificato prima della commercializzazione e l'attestazione che la cintura ha superato tutti i test di verifica deve essere garantita da una etichetta (fig. 43) su cui sono riportati gli estremi della Certificazione e la sigla del Paese europeo in cui questa è stata condotta.


Fig. 43 - cintura di sicurezza con etichetta di certificazione

Attenzione: l'istallazione della sola cintura è prevista solo:

  • per sedili fissi privi di regolazione. Si devono verificare la resistenza dei fissaggi delle cinture e di tutti gli organi ad esse collegati, fino ad arrivare ai fissaggi dei sedili al pianale della macchina. Non effettuare collegamenti delle cinture sulla struttura del telaio di protezione provocando fori o staffe di collegamento o saldature: si indebolirebbero - o viceversa si irrobustirebbero - parti della struttura che potrebbero deformarsi in modo anomalo e pericoloso
  • per sedili regolabili sui quali sono già predisposti gli attacchi per le cinture. Il sedile dovrà essere adeguatamente fissato al telaio del trattore attraverso una specifica piastra di ancoraggio o altro sistema idoneo ed affidabile.

Anche in questo caso possono essere utilizzate le Linee Guida ISPESL (fig. 44) relative ai sistemi di ritenzione del conducente.

Le cinture di sicurezza possono essere statiche regolabili, con arrotolatore a blocco comandato, con arrotolatore a blocco automatico (fig. 45) e vanno scelte, come gli altri dispositivi di ritenuta, seguendo lo schema procedurale di fig. 46.


Fig. 45 - tipologie di cinture di sicurezza

     
Fig. 45a - statiche reglolabili       Fig. 45b - con arrotolatore a blocco comandato


Fig. 45c - con arrotolatore a blocco automatico


Fig. 46 - schema di installazione

Si rammenta che le indicazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e quelle indicate nelle linee guida ISPESL non prevedono omologazioni ne tantomeno aggiornamenti della carta di circolazione, per la sostituzione del sedile purché il punto "S" del sedile sostituito sia posizionato nello stesso punto di quello precedente e l'installazione sia conforme a quanto predisposto dalle LG.

Dovrà essere rilasciata apposita dichiarazione da parte dell'installatore che il lavoro - individuando la macchina con genere, marca, tipo, telaio, targa - è stato svolto in conformità alle suddette LG ISPESL.

Link di collegamento alle Linee Guida ISPESL INAIL: http://www.ispesl.it/sitodts/Linee_guida/LGadeguamento_trattori.pdf

 

8. Accessi - Caduta nella fase di salita e discesa del mezzo (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

L'accesso al posto di guida deve essere assicurato mediante una scala di accesso in grado di evitare pericoli di scivolamento e caduta dell'operatore.

     
Figg. 47 e 48 - modifiche dei mezzi di accesso

Le pedane devono essere munite di un dispositivo atto ad impedire lo scivolamento del piede (figg. 49 e 50).

     
Fig. 49 - pedana senza antiscivolo       Fig. 50 - stessa pedana alla quale è stato applicato sul bordo un profilo a sezione quadrata che evita lo scivolamento nella fase di salita e discesa dalla trattrice

Devono essere presenti maniglie e/o corrimano o dispositivi simili, al fine di garantire sempre tre punti di contatto (figg. 51 e 52).

     
Fig. 51 - accesso al posto di guida privo di maniglie
- non usare il volante come appiglio
      Fig. 52 - stessa trattrice alla quale sono state applicate idonee maniglie

 

9. Collegamento alla trattrice delle attrezzature - Stabilità complesso trattrice/operatrice

Evitare di collegare all'attacco del sollevatore posteriore macchine troppo pesanti in relazione alla massa della trattrice (vedere formula parte generale).

Stabilità del carico o delle attrezzature collegate

Fig. 53: dotare, dove necessario, la trattrice di zavorre anteriori (fig. 53) per evitare pericoli di impennamento del veicolo; a volte le zavorre non sono idonee (es.: acqua nelle gomme) Le zavorre devono essere conformi al modello omologato.
Fig. 54: le barre del sollevatore devono essere dotate di sistemi di BLOCCAGGIO LATERALE per impedire lo sbilanciamento del carico causato da movimenti orizzontali della barre stesse
Fig. 55: utilizzare, per il traino, l'apposito punto di collegamento previsto sulla trattrice
Fig. 56: non utilizzare la barra di accoppiamento delle barre del sollevatore posteriore per il traino di macchine

Garantire la presenza di cunei di blocco da inserire sotto le ruote durante le fasi di stazionamento e manutenzione.

Anteriormente e/o posteriormente alla macchina devono essere previsti dei punti di attacco per il recupero e il traino.

PROTEZIONI SUPERFICI CALDE

Le parti della macchina che, in fase di lavoro, raggiungono temperature elevate (collettore e terminale di scarico del motore - fig. 57) devono essere protette con griglie o reti metalliche posizionate ad adeguata distanza dalla fonte di calore in modo da evitare che si surriscaldino (fig. 58).

     
Fig. 57 - terminale di scarico non protetto       Fig. 58 - terminale di scarico protetto con intervento di miglioria

 

10. Sollevamento della macchina (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

11. Requisiti di sicurezza aggiuntivi per le macchine semoventi (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

12. Le rotture e i guasti (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

13. Manutenzione e pulizia (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

14. Precauzioni di uso - Comportamento corretto (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

15. Circolazione in azienda e su strada pubblica (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

16. Emissione di gas inquinanti in ambiente chiuso, poco ventilati (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

17. Rumore e vibrazioni (vedi "INDICAZIONI TECNICHE COMUNI")

 

18. Verifiche periodiche (non pertinente)

 

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INDICAZIONI COMPORTAMENTALI

Pericolo generico.
Istruzioni per l'uso.
Leggere ed osservare attentamente quanto indicato sul libretto d'uso e di manutenzione fornito dal costruttore e seguire scrupolosamente i programmi di manutenzione.
Pericolo Avviamento incontrollato.
Prima di effettuare interventi di manutenzione spegnere il motore e togliere la chiave.
Non lasciare la macchina incustodita con le chiavi inserite nel quadro di accensione (se inavvertitamente qualcuno dovesse riavviare il motore con la presa di forza inserita potrebbero verificarsi pericolosi infortuni alle persone vicine ed alle attrezzature).
Prestare particolare attenzione quando si scende dalla trattrice: disinserire la presa di forza - spegnere il motore - disinserire la chiave lasciando inserita la marcia ed azionare il freno a mano.
Pericolo di investimento.
L'avviamento involontario potrebbe provocare investimenti accidentali.
Pericolo contatto parti controrotanti - albero cardanico in rotazione.
Per evitare il rischio di presa e trascinamento da parte degli organi di trasmissione del moto e dell'albero cardanico, stare alla larga dallo stesso quando è in rotazione ed avvicinarsi solo quando il motore è spento e la macchina è ferma.
Utilizzare sempre la trasmissione dotata di protezioni ed impiegare un idoneo abbigliamento.
Pericolo di contatto con utensili ad inerzia.
Spegnere il motore e disinserire la chiave in caso di necessità di intervento sulla macchina.
Gli organi in movimento devono essere fermi.
Attenzione alle inerzie degli organi in movimento.
Pericolo di impigliamento.
Non avvicinare le mani alle pale delle ventole.
Pericolo di impigliamento.
Non avvicinare le mani alle cinghie di trasmissione.
Pericolo di proiezione di liquidi impressione.
Attenersi scrupolosamente ai programmi di sostituzione previsti dal costruttore e indicati nel manuale d'uso e manutenzione.
Pericolo di superfici ad alte temperature.
Prestare attenzione e stare lontani dalle superfici calde quali motore e collettore di scarico dei gas.
Pericolo di ribaltamento.
Verificare sempre, soprattutto in caso di trattrici con arco di protezione abbattibile, che tale arco sia posizionato e bloccato in posizione di sicurezza.
Utilizzare sempre le cinture di sicurezza allacciate.
Pericolo di investimento.
Evitare di sostare nella zona di collegamento tra trattrice e macchina operatrice (si potrebbero verificare spostamenti e pericolosi schiacciamenti).
Durante la salita e la discesa dalla macchina da postazioni non idonee (es.: parte posteriore del trattore), possono verificarsi scivolamenti e pericolosi urti contro spigoli vivi Utilizzare idonei mezzi di accesso e maniglie di sostegno.
Impiegare scarpe antisdrucciolevoli.
Pericolo di investimento/schiacciamento.
Durante la manovra di collegamento assistita da operatore a terra tra trattrice e macchina operatrice (portata o trainata) non avvicinarsi finché le macchine non sono ferme.
Scollegare e collegare eventuali attrezzi solo su terreno pianeggiante e dopo avere frenato la trattrice.
Pericolo di stabilità.
Stazionare la macchina in modo stabile, eventualmente utilizzando - in pendenza o su terreno sconnesso - i cunei di blocco.
Pericolo caduta schiacciamento.
Trasporto non consentito di persone.
Non caricare altre persone sulla trattrice se non è consentito dalla carta di circolazione ed esiste l'apposito sedile.
Pericolo di inalazione gas di scarico.
Evitare di usare la trattrice in locali chiusi o non sufficientemente areati.

Inoltre:

  • rispettare le buone regole contro il ribaltamento (trasversale e longitudinale)
  • controllare lo stato di usura dei pneumatici e sostituirli se deteriorati
  • valutare le massime pendenze affrontabili considerando le asperità del terreno e per l'accoppiamento trattrice-attrezzo rispettare gli sbalzi massimi ammessi e i carichi verticali previsti dal costruttore - utilizzare sempre appropriate zavorre
  • regolare la carreggiata nella posizione più larga, ove possibile, adattandola al tipo di lavoro da eseguire
  • agire sempre con gradualità sui freni e mantenerli sempre in perfetta efficienza; tenere accoppiati i pedali dei freni, per evitare pericolosi sbandamenti
  • fare attenzione in presenza di fossati, dislivelli e terreni sconnessi
  • limitare la velocità nelle curve
  • evitare di operare con velocità eccessive
  • evitare le svolte su terreno in pendenza
  • se il trattore è equipaggiato di un caricatore frontale, tenere la benna ed il carico il più basso possibile; durante gli attraversamenti di un pendio mantenere gli attrezzi sollevati il minimo indispensabile per non toccare il terreno
  • quando si avanza sul terreno in pendenza con attrezzi laterali montati, mantenere gli attrezzi sul lato a monte
  • scegliere i metodi di lavorazione adatti in funzione della pendenza e dello stato del terreno
  • nelle discese, mantenere il cambio inserito su un basso rapporto
  • essere prudenti nella conduzione, soprattutto in terreni sconnessi; in caso di terreni in pendenza, operare nel senso delle linee di massima pendenza
  • guidare sempre lungo la direzione perpendicolare alla linea di livello sui pendii, mai attraversarli in senso longitudinale
  • non fare saltare o rimbalzare il trattore su terreno sconnesso poiché se ne potrebbe perdere il controllo
  • non trainare un carico troppo pesante per il trattore. Il trattore potrebbe impennarsi e ruotare sul carico trainato mettendosi "a lama di coltello"
  • evitare se possibile di attraversare terreni inclinati o pendii ripidi. Se si è costretti a farlo evitare buche, depressioni o sporgenze del terreno e non tentare di oltrepassare tronchi, rocce o zone sollevate
  • se è necessario attraversare un pendio ripido, evitare di sterzare bruscamente, rallentare e fare una sterzata larga
  • evitare fossati, argini, terrapieni e sponde di fiumi e canali. Stare lontani dai bordi che potrebbero cedere
  • partire lentamente ed aumentare la velocità gradualmente. Non aumentare i giri motore e non usare la frizione per incrementare la trazione. Se il trattore è agganciato ad un carico pesante, l'uso improprio della frizione può causare il ribaltamento
  • se il trattore è impantanato nel fango o bloccato nel terreno, sollevare gli attrezzi montati e tentare di indietreggiare o avanzare bloccando il differenziale. Se non è possibile, trainare il trattore con un altro veicolo
  • se il trattore è bloccato in un fossato, fare retromarcia se possibile. Se comunque occorre avanzare, eseguire la manovra lentamente e con cautela
  • in caso di trattore con un attrezzo pesante agganciato posteriormente, muoversi in retromarcia quando si sale ed in avanti quando si scende da un pendio
  • un trattore con un carico frontale, deve essere guidato in retromarcia quando si scende, ed avanzare in avanti quando si sale. Mantenere più bassa possibile l'attrezzatura
  • mantenere sempre una marcia innestata quando si scende. Mai permettere al trattore di scendere liberamente con la frizione disinnestata o la trasmissione in neutro.

 

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D.P.I.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

Protezione obbligatoria del corpo Guanti di protezione obbligatoria Calzatura di sicurezza obbligatoria Protezione obbligatoria dell'udito

 

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RIFERIMENTI NORMATIVI

D.Lgs 09/04/2008 n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Testo Unico.
D.P.R. 27/04/1955 n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. (ABROGATO)
D.P.R. 24/07/11996 n. 459 Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine.
D.P.R. 16/12/1992 n. 495 Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada.
D.Lgs 19/09/1994 n. 626 Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, e successive modifiche 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, ed integrazioni 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. (ABROGATO)
D.Lgs 15/08/1991 n. 277 Attuazione delle direttive 80/1107/CEE, 82/605/CEE, 83/477/CEE, 86/188/CEE e 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art. 7 della L 30 luglio 1990, n. 212. (ABROGATO)
D.Lgs 10/04/2006 n. 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativamente all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dal rumore. (ABROGATO)
D.Lgs 19/08/2005 n. 187 Attuazione della direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche. (ABROGATO)
D.Lgs 04/08/1999 n. 359 Attuazione della direttiva 95/63/CE che modifica la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. (ABROGATO)
D.Lgs 30/04/1992 n. 285 Il Nuovo Codice della Strada.
L. 05/02/1992 n. 122 Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale nell'attività di autoriparazione.
D.M. Trasporti 19/06/1992 n. 391 Regolamento recante disposizioni concernenti i pannelli di segnalazione delle attrezzature portate o semiportate dalle trattrici agricole durante la circolazione su strada.
Circ. Ministero dei Trasporti 30/03/2000 prot. 516/M3/B2 Trattrici agricole equipaggiate con attrezzature di tipo portato e semiportato.
Circ. MLPS 26/11/1973 n. 201 Prevenzione infortuni - Cabine e telai di protezione dei trattori agricoli. Seguito alla circolare n. 193.
Circ. MLPS 29/09/1973 n. 209 Prevenzione infortuni - Cabine e telai di protezione dei trattori agricoli. Seguito alla circolare n. 201.
Circ. MLPS 19/05/1981 n. 49 Prevenzione infortuni - Cabina o telaio di protezione di trattrici agricole a ruote. Seguito alle circolari nn. 193 e 201.
Circ. n. 11 del 16 marzo 2005 del Ministero del Lavoro Requisiti di sicurezza dei trattori agricoli rispetto al rischio di ribaltamento.
Circ. del Ministero del Lavoro n. 3 del febbraio 2007 Requisiti di sicurezza dei trattori agricoli o forestali - Applicazione di dispositivi di protezione per il conducente in caso di ribaltamento.
CUNA NC 338-02:11/1987 Macchine agricole semoventi - Ganci di traino.
CUNA NC 438-06:11/1987 Macchine agricole trainate - Occhioni.
CUNA NC 053-05:06/2000 Pneumatici - Definizioni, prescrizioni e caratteristiche tecniche.
UNI EN 294:1993 Sicurezza del macchinario agricolo - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori.
UNI 9456:1989 Macchine agricole. Ripari e schermi. Definizioni e prescrizioni.
UNI EN 1152:1997 Trattrici e macchine agricole e forestali - Protezione per alberi cardanici di trasmissione dalla presa di potenza (p.d.p.) - Prove di usura e di resistenza.
UNI EN 1553:2001 Macchine agricole - Macchine agricole semoventi, portate, semiportate e trainate - Requisiti comuni di sicurezza.
prEN 12965:1999 Trattrici, macchine agricole e forestali - Alberi cardanici di trasmissione dalla presa di potenza e loro protezioni - Sicurezza.
ISO 500:1991 Trattrici agricole - Presa di potenza posteriore - Tipi 1, 2 e 3.
ISO 3600:1996 Trattrici, macchine agricole e forestali, macchine a motore da giardinaggio - Manuali di istruzioni - Contenuto e presentazione.
ISO 3767-1:1998 Trattrici, macchine agricole e forestali, macchine a motore da giardinaggio - Segni grafici per i comandi dell'operatore ed altri indicatori - Parte 1: Segni grafici comuni.
ISO 3767-2:1991-2000 Parte 2: Segni grafici per trattrici e macchine agricole.
ISO 5692:1979 Veicoli agricoli - Collegamenti meccanici su veicoli trainati - Occhioni di traino - Specifiche.
ISO 6489-1:1981 Veicoli agricoli - Collegamenti meccanici su veicoli trainanti - Parte 1: Tipo aggancio.
ISO 11684:1995 Trattrici, macchine agricole e forestali, macchine a motore da giardinaggio - Segni grafici per la sicurezza e pittogrammi di segnalazione dei pericoli - Principi generali.
Codice 3 dell'OCSE Prove dinamiche delle strutture di protezione montate sulle trattrici agricole e forestali a ruote.
Codice 4 dell'OCSE Prove statiche delle strutture di protezione montate sulle trattrici agricole e forestali a ruote.
Codice 6 dell'OCSE Prove delle strutture di protezione montate anteriormente sulle trattrici agricole e forestali a ruote a carreggiata stretta.
Codice 7 dell'OCSE Prove delle strutture di protezione montate posteriormente sulle trattrici agricole e forestali a ruote a carreggiata stretta.
Codice 8 dell'OCSE Prove delle strutture di protezione montate sulle trattrici agricole e forestali a cingoli
Legge 8 agosto 1977 n. 572 (GU n. 231 del 25 agosto 1977) Ricezione della Direttiva quadro 74/150/CEE.
D.P.R. 11 gennaio 1980 n. 76 (GU n. 80 del 21 marzo 1980) Disposizioni per l'attuazione della Direttiva 74/151/CEE.
D.P.R. 10 febbraio 1981 n. 212 (Supplemento n. 24 alla GU n. 133 del 16 maggio 1981) Disposizioni per l'attuazione delle Direttive: 74/152, 74/346, 74/347, 75/321, 75/322, 76/432, 76/763, 77/311, 77/536, 77/537, 78/764, 78/933, 79/1073.
D.M. 9 gennaio 1982 (GU n. 16 del 18 gennaio 1982) Indicazioni delle modalità per l'omologazione CEE.
D.P.R. 18 marzo 1983 n. 296 (Supplemento n. 36 alla GU n. 169 del 22 giugno 1983) Recepimento delle Direttive: 79/532, 79/533, 79/622. Con lo stesso provvedimento viene riconosciuto che, per l'omologazione nazionale delle macchine agricole, le prescrizioni tecniche comunitarie rese cogenti con il D.P.R. 11 gennaio 1980, n. 76 possono essere effettuate solo a seguito di richiesta del costruttore.
Legge 17 febbraio 1986 n. 39 (GU n. 49 del 28 febbraio 1986) Ricezione della Direttiva 79/694/CEE che apporta modificazioni alla Direttiva quadro 74/150/CEE introducendo l'omologazione delle entità tecniche indipendenti e della Direttiva 82/890/CEE che aumenta da 25 a 30 km/h il limite di velocità considerato nel campo di applicazione delle Direttive CEE.
D.M. 8 gennaio 1987 (Supplemento n. 10 alla GU n. 24 del 30 gennaio 1987) Recepimento delle Direttive CEE 80/720, 82/953 e 83/190.
D.M. 18 maggio 1989 (Supplemento n. 72 alla GU n. 217 del 16 settembre 1989) Disposizioni per l'attuazione delle Direttive CEE 86/297, 86/298 e 86/415.
D.M. 5 agosto 1991 (Supplemento n. 8 alla GU n. 12 del 16 gennaio 1992) Disposizioni per l'attuazione delle Direttive CEE 87/402, 88/297, 88/410, 88/411, 88/412, 88/413, 88/414, 88/465, 89/173 e 89/681.
D.M. 27 aprile 1993 (GU n. 130 del 5 giugno 1993) Attuazione delle Direttive 89/680 e 89/682
D.M. 23 dicembre 1997 (GU n. 25 del 31 gennaio 1998) Ricezione della Decisione 96/627 recante attuazione dell'art. 2 della Direttiva 77/311.
D.M. 23 dicembre 1997 (GU n. 26 del 2/02/7 1998) Attuazione della Direttiva 96/63.
D.M. 16 settembre 1998 (GU n. 243 del 17/10/1998) Attuazione della Direttiva 97/54.
D.M. 2 agosto 1999 (GU n. 217 del 15/09/1999) Attuazione della Direttiva 98/38.
D.M. 20 ottobre 1999 (GU n. 257 del 2/11/1999) Attuazione della Direttiva 98/39.
D.M. 20 ottobre 1999 (GU n. 257 del 2/11/1999) Attuazione della Direttiva 98/40.
D.M. 28 ottobre 1999 (GU n. 269 del 16/11/1999) Attuazione della Direttiva 98/89.
D.M. 20 dicembre 1999 (GU n. 111 del 15/05/2000) Introduzione di una rettifica al D.M. 2 agosto 1999.
D.M. 18 aprile 2000 (GU n. 119 del 24/05/2000) Attuazione della Direttiva 1999/55.
D.M. 18 aprile 2000 (GU n. 120 del 25 maggio 2000) Attuazione della Direttiva 1999/40.
D.M. 18 aprile 2000 (GU n. 120 del 25/05/2000) Attuazione della Direttiva 1999/56.
D.M 18 aprile 2000 (GU n. 120 del 25/05/2000) Attuazione della Direttiva 1999/57.
D.M. 18 aprile 2000 (GU n. 120 del 25/06/2000) Attuazione della Direttiva 1999/58.
D.M. 31 maggio 2001 (GU n. 147 del 27/06/ 2001) Ricezione della Decisione 2000/63 recante attuazione dell'art. 2 della Direttiva 77/311.
DM 10 agosto 2001 (GU n. 206 del 5/09/2001) Attuazione della Direttiva 2000/22.
D.M. 31 agosto 2001 (GU n. 220 del 21/09/2001) Attuazione della Direttiva 2000/19.
Comunicato (GU n. 226 del 28/09/ 2001) Relativo al D.M. 10 agosto 2001, con il quale vengono apportate alcune correzioni al decreto in questione.
Direttiva 2002/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25/06/2002 Prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (vibrazioni).
Direttiva 2003/37/CE Relativa all'omologazione dei trattori agricoli o forestali, dei loro rimorchi e delle macchine intercambiabili trainate; recepita con Decreto 19 novembre 2004.
Circolare 11/05 Min Lavoro Requisiti di sicurezza dei trattori agricoli rispetto al rischio di ribaltamento.
Circolare 3/2007 Min Lavoro Abrogazione della Circolare 49/81 e riconoscimento dello stato dell'arte alle LG ISPESL.
Direttiva 2005/67/CE In materia di ancoraggi delle cinture di sicurezza; recepita con Decreto 30 gennaio 2006.
Direttiva 2006/42CE Direttiva macchine relativamente ai RES non trattati dalle Direttive di prodotto specifiche.

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