DESCRIZIONE GENERALE


Fig. 1 - trattrice equipaggiata con braccio decespugliatore

Il braccio decespugliatore è un'attrezzatura portata. Può essere:

  • ancorata in maniera permanente, se staffata al corpo-telaio della trattrice
  • attaccata al sollevatore idraulico (molto più raramente)

Si tratta di una versione idraulica di trinciatrice, per il mantenimento di spazi verdi: argini, fossati, banchine stradali, siepi e coltivazioni di frutteto o vigneto.

E' una macchina che agisce in virtù della rotazione del rotore trinciante, azionato dalla presa di potenza.

E' costituita da una testata trinciante, che racchiude l'organo lavoratore, formato da un rotore ad asse orizzontale al quale sono collegati i coltelli, che ruotano a velocità maggiore di quella di avanzamento.

Grazie all'elevata forza centrifuga generata dalla rotazione dell'albero rotore, i coltelli si orientano verso l'esterno esplicando in tal modo l'azione di trinciatura.

La libertà di movimento dei coltelli favorisce l'assorbimento degli urti durante la lavorazione su terreni particolarmente gravosi ed in presenza di corpi contundenti.

 

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RISCHI

Perdita di stabilità e rischio di ribaltamento

  1. per effetto di sbalzo eccessivo, di discesa rapida o brusca frenata, si può verificare una perdita di stabilità del complesso trattrice-braccio decespugliatore, con eventuale contatto dell'accessorio sul terreno. Dovranno quindi essere rispettate le indicazioni del manuale d'istruzioni e le caratteristiche della trattrice. Inoltre si dovranno rispettare le masse e i necessari contrappesi
  2. per effetto invece delle irregolarità e delle asperità del terreno, e dell'innalzamento del baricentro della macchina in caso di braccio sollevato, si può riscontrare un rischio di ribaltamento. Pertanto, durante il trasferimento:
  • il braccio va tenuto in posizione "chiusa"
  • occorre non superare la massima pendenza prevista dal costruttore
  • deve essere verificata la pressione dei pneumatici
  • è bene mantenere uno stile di guida moderato, evitando brusche accelerate e frenate che potrebbero determinare impennate, con conseguente riduzione della stabilità e della aderenza.

Rovesciamento del sollevatore

Quando il braccio viene staccato dalla trattrice - a causa del cedimento del terreno, per un errato posizionamento dei supporti, a seguito di urti o per la presenza di terreno non perfettamente in piano - si potrebbe verificare il rovesciamento del braccio decespugliatore, con possibile investimento e schiacciamento degli operatori che si trovano nelle vicinanze.

Occorre pertanto, quando si effettuano le operazioni di scollegamento che esse siano svolte in una zona pianeggiante con fondo resistente, di facile accessibilità, non soggetta al transito di altri mezzi.

Schiacciamento durante le operazioni di collegamento

Durante le operazioni di collegamento potrebbe verificarsi il rischio di schiacciamento dell'operatore tra le parti di macchina movimentate.

Se, per effetto di condizioni di scarsa visibilità, dovesse intervenire un secondo operatore, quest'ultimo dovrà rimanere lontano dalla zona pericolosa, non immediatamente davanti al sollevatore o alle ruote della trattrice, ma in posizione laterale e sempre visibile dal trattorista.

In questa fase potrebbero anche verificarsi situazioni di distacco dell'attrezzo per irregolarità di fissaggio. Per prevenire questa situazione, al momento della messa in funzione della leva di inserimento dei perni, controllarne l'intervento e fissarla mediante la coppiglia di sicurezza.

Lancio di oggetti

Potrebbe verificarsi il caso di lancio di materiale (in particolare oggetti presenti nei fossi o ai margini stradali, sassi, bulloni, lattine, ferri, utensili rotti, ecc.) intercettato dal decespugliatore e proiettato in direzione dell'operatore, oppure in direzione di altri possibili addetti presenti nelle vicinanze.

Caduta dei bracci di sollevamento

Può capitare che - per calo improvviso della pressione idrostatica dovuto a rottura di manicotto, ad usura, a cedimento di componenti od a urti - si verifichi la caduta dei bracci di sollevamento, magari durante le operazioni di manutenzione. Occorre pertanto che il caricatore sia dotato, sugli steli dei cilindri idraulici, di valvole parzializzatrici (attenzione: non di blocco!). I tubi idraulici devono sopportare senza deformarsi una pressione pari a 4 volte quella massima del circuito. In fase di manutenzione si dovranno utilizzare gli appositi supporti metallici di blocco o altri dispositivi forniti dal costruttore.

Schizzi di olio ad alta pressione

E' opportuno che i manicotti vengano sostituiti seguendo le scadenze previste dal manuale d'istruzioni e che essi siano protetti da ulteriore guaina (calza) per evitare che eventuali rotture proiettino schizzi di olio verso l'operatore. I manicotti sottoposti ad una pressione d'esercizio maggiore di 50 bar, se non protetti, devono essere posti ad una distanza di almeno 1 m dall'operatore.

Investimento, schiacciamento, contatto con organi mobili del braccio decespugliatore e contatto con organi in movimento

E' necessario che l'operatore possa mantenere continuamente una buona visibilità. Le aree di manovra dovrebbero essere sempre delimitate e individuate da apposita segnaletica di pericolo e mantenuta sgombra da persone a terra e da animali.

Contatto con linee aeree elettriche

Durante le manovre, rispettare le distanze di sicurezza, anche in altezza. Prestare attenzione ad elettrodotti o a linee aeree presenti nel centro aziendale. la cui presenza va ndividuata e valutata prima dell'inizio dei lavori.

Azionamento accidentale dei comandi

Le leve del distributore idraulico possono essere azionate per errore o da urti accidentali. Esse dovranno riportare targhette indicanti, con simboli, la loro funzione. Le leve dovranno essere del tipo "a uomo presente" e dovranno avere un archetto di protezione per evitare di essere azionate dagli urti accidentali dell'operatore.

 

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INDICAZIONI TECNICHE

Identificazione della macchina

Le macchine devono essere sempre identificabili per cui è necessaria la presenza di una targhetta di identificazione che riporti il nome del costruttore, il modello e le caratteristiche principali, nel caso di macchine commercializzate per la prima volta dopo la data del 21 settembre 1996 la targhetta deve riportare la marcatura CE e tutta la documentazione a corredo. (vedi: INFORMAZIONI UTILI - RIFERIMENTI NORMATIVI - "DIRETTIVA MACCHINE")


Fig. 2 - targhetta di identificazione: nome e indirizzo del costruttore, anno di costruzione, modello, matricola

Inoltre la macchina deve essere dotata del "Manuale d'uso e manutenzione" e di appropriate decalcomanie di sicurezza.

1. Trasmissione del moto - Presa di potenza - Albero cardanico (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Il giunto cardanico che ricevere coppia dalla trattrice deve essere completamente protetto da guaine in materiale plastico in grado di coprire le parti salienti del giunto, compresi gli snodi esterni sia all'albero della presa di forza che eroga potenza, che a quello della macchina che la riceve.


Fig. 3 - sezione albero cardanico completo di protezioni

 

La protezione del giunto deve essere assicurata al corpo della macchina con una catenella. La protezione della presa di forza della macchina si deve integrare e sovrapporre con la copertura dei giunti per almeno 50 mm.

Sulla macchina deve essere presente un supporto per il giunto cardanico, necessario al momento in cui viene scollegato dalla trattrice. (vedi "TRATTRICI AGRICOLE")

 

2. Organi di trasmissione del moto ed organi di lavoro in movimento (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Organi in movimento

Le macchine devono essere progettate e protette in modo tale che qualsiasi contatto (frontale, laterale e posteriore) non intenzionale con gli organi in movimento sia evitato.

     
Fig. 4 - braccio in azione su argine       Fig. 5 - braccio in azione su fosso

Dal punto di vista tecnico, occorre predisporre ripari e protezioni, mentre, dal punto di vista procedurale, va verificato che nessun operatore rimanga nella zona di pericolo, se si rileva che il normale impiego della macchina o di suoi componenti comporti un rischio, e che in ogni caso l'operatore riceva adeguate informazioni in merito.

Tenendo conto della necessità di poter realizzare le operazioni di falciatura e pacciamatura nelle dirette vicinanze di ostacoli fissi (cartelli stradali, ecc.), il sistema di protezioni deve rispettare le seguenti indicazioni:

  • le barriere in direzione di alimentazione e di espulsione, come i deflettori, devono essere presenti ed in buono stato. Quando deteriorate le barriere devono essere immediatamente rimpiazzate. Gli organi trincianti inoltre devono essere protetti da schermi superiori e laterali che li segregano completamente.
  • la rimozione o l'apertura dei ripari deve essere possibile solo mediante l'ausilio di attrezzi; in fase di trasporto, i ripari possono essere rimossi o sistemati con cerniere.

Oltre, o in alternativa, ai mezzi di protezione descritti, si può ricorrere a ripari sistemati vicino agli utensili, in modo che i loro limiti inferiori al di sopra della traiettoria di rotazione delle lame falcianti.

Elementi sollevabili

I dispositivi sollevabili devono prevenire abbassamenti non intenzionali per mezzo di:

  • valvole di non ritorno o dispositivi con la stessa funzione
  • valvole di blocco e/o paracadute.

Allorché non si possa evitare che una persona stazioni sotto attrezzature sollevate o inclinate durante una fase di lavoro, deve essere impedito qualunque abbassamento involontario; tale obiettivo può essere raggiunto affidandosi per esempio a:

  • chiusure meccaniche azionate automaticamente
  • valvole di non ritorno apribili esternamente, montate direttamente sul cilindro sollevatore
  • dispositivi di sicurezza meccanici azionati fuori dalla zona pericolosa.

I dispositivi di sollevamento idraulici non devono permettere che l'attrezzatura si abbassi in maniera incontrollata. Questo requisito è rispettato quando il flusso inverso è limitato, ad esempio, tramite una valvola di non ritorno o un orifizio adeguatamente dimensionato.

Le valvole di blocco e/o paracadute e i dispositivi per proteggere gli elementi sollevabili da abbassamenti indesiderati vanno progettati in modo che qualunque intervento sia possibile solo con il ricorso ad attrezzi.

Inoltre, lo smontaggio del corpo macchina e dei componenti deve poter essere eseguito in sicurezza con l'aiuto di idonea attrezzatura.

 

3. Sistemi di comando (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Comandi

I comandi dei movimenti della macchina devono essere progettati per ritornare automaticamente nella posizione iniziale, dopo il rilascio; inoltre i comandi devono essere collocati al di fuori della zona di pericolo e vanno preservati dall'azionamento da parte di persone non autorizzate quando l'operatore lascia la sua postazione, deve ricorrere a schermi protettivi o interruttori azionabili a chiave.

Deve essere possibile arrestare gli attrezzi rotanti od oscillanti mentre la sorgente di potenza rimane azionata e prevenire che vengano accidentalmente rimessi in funzione. I comandi per azionare, disattivare o controllare la macchina devono essere disposti in modo da poter essere raggiunti facilmente e senza rischi dall'operatore.


Fig. 6 - esempio di leve di comando senza protezione contro gli urti accidentali

 

4. Blocco degli elementi di trasmissione (vedi "Indicazioni tecniche comuni") - Vedasi anche indicazioni riferite alle "trattrici agricole"

 

5. Impianti e collegamenti idraulici (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

In fase di attacco della macchina, il sistema idraulico va collegato alle apposite prese olio della trattrice; prima di mandarlo in pressione, occorre verificare la correttezza delle connessioni e l'eventuale presenza di danneggiamenti sui tubi idraulici. A tale scopo, le prese olio e gli innesti rapidi delle macchine devono essere dotati di un codice di riconoscimento per prevenire pericolosi errori di connessione.

Onde evitare pericolose fuoriuscite in caso di rottura, in particolare l'eiezione di fluido direttamente contro l'operatore quando si trova nella posizione di lavoro, i tubi flessibili in pressione devono essere adeguatamente localizzati e protetti. Per esempio, laddove si localizzi tale rischio, è opportuno rivestire i tubi idraulici con una guaina antiscoppio. I tubi idraulici flessibili devono resistere a pressioni di esercizio maggiori di quelle di servizio.

A lavoro ultimato, prima di scollegare le tubazioni, è necessario accertarsi che il circuito non sia in pressione. Quando la macchina non è accoppiata all'unità di potenza, inoltre, deve presentare idonei dispositivi per supportare tutti i tubi idraulici.

     
Fig. 7 - protezione con guaina antiscoppio       Fig. 8 - innesto tubi con codice di riconoscimento


Fig. 9 - supporto tubi idraulici

Sulla macchina deve essere presente un dispositivo per riporre i tubi una volta staccati dalla trattrice.

 

6. Equipaggiamenti elettrici (non pertinente)

 

7. Dispositivi di protezione in caso di ribaltamento e sistemi di trattenuta (vedi "Indicazioni tecniche comuni") Vedasi anche indicazioni riferite alle "trattrici agricole"

 

8. Accessi - Caduta nella fase di salita e discesa del mezzo (non pertinente)

 

9. Collegamento alla trattrice delle attrezzature - stabilità complesso trattricie/operatrice (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

 

TRASPORTO

Durante il trasporto gli elementi ripiegabili devono risultare bloccati.

 

DISPOSITIVI DI COMANDO

I piedi di appoggio devono essere progettati e localizzati in modo che la macchina possa poggiare in sicurezza su un terreno piano e stabile. I supporti vanno collegati alla macchina.

Inoltre, la distanza tra i piedi di supporto deve essere dimensionata in modo da permettere movimenti sicuri della trattrice durante le operazioni di accoppiamento e distacco. In ogni caso, il costruttore è tenuto a fornire informazioni e delucidazioni circa le modalità d'uso in sicurezza dei mezzi di supporto nel manuale d'uso e manutenzione.

I piedi di appoggio o gli stabilizzatori devono avere una superficie di appoggio progettata per limitare la pressione di contatto con il terreno.

STABILITA'

Il caricatore deve avere idonei supporti per garantire la stabilità durante le operazioni di collegamento. I supporti devono essere quelli forniti dal costruttore.

Le macchine devono essere progettate per essere stabili quando sono parcheggiate su un terreno duro.

STABILITA' DEL COMPLESSO TRATTRICE-OPERATRICE

A causa della massa della macchina, il complesso trattrice-braccio decespugliatore può risultare instabile: in particolare, macchine sviluppate in lunghezza, se non correttamente dimensionate rispetto alla trattrice, quando sono applicate al sollevatore posteriore alleggeriscono l'assale anteriore della stessa, causando difficoltà di guida e sbandamenti in curva. Verificare calcoli di stabilità (vedi formula in LG ISPESL INAIL).

 

10. Sollevamento della macchina (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

11. Requisiti di sicurezza aggiuntivi per le macchine semoventi (non pertinente)

 

12. Le rotture e i guasti (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

13. Manutenzione e pulizia (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

14. Precauzioni d'uso - Comportamento corretto (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

15. Circolazione in azienda e su strada pubblica (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

16. Emissione di gas inquinanti in ambiente chiuso, poco ventilati (non pertinente)

 

17. Rumore e vibrazioni (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

18. Verifiche periodiche (non pertinente)

 

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INDICAZIONI COMPORTAMENTALI

Leggere ed osservare attentamente quanto indicato sul libretto d'uso e di manutenzione fornito dal costruttore ed effettuare l'ordinaria manutenzione
Prima di effettuare interventi sulla macchina, fermare il motore della trattrice ed estrarre la chiave
Pericolo di impigliamento e trascinamento con albero cardanico in rotazione. Non usare albero cardanico e prese di forza senza protezioni o con protezioni in cattive condizioni
Rispettare il senso di rotazione della presa di potenza ed il numero dei giri
Pericolo di contatto con organi in movimento ad inerzia. Nel caso di necessità di intervento sulla macchina, le parti in movimento devono essere ferme, il motore della trattrice spento e la chiave disinserita
Pericolo di contatto con organi di lavoro in movimento. Non avvicinarsi agli organi trincianti della macchina in movimento, con trasmissione inserita e motore in moto. Evitare di indossare abiti con parti svolazzanti (adottare elastici ai polsi e caviglie)
Pericolo di trascinamento e contatto con cinghie e pulegge di trasmissione. Non avvicinarsi agli organi in movimento della macchina per effettuare le operazioni di regolazione con trasmissione inserita e motore in moto. Evitare di indossare abiti con parti svolazzanti (adottare elastici ai polsi e caviglie)
Pericolo di caduta dall'alto. Non salire e non farsi trasportare dalla macchina in posti diversi da quello previsto per l'operatore
Pericolo lancio di materiale. Stare alla larga dai punti di possibile lancio di oggetti e mantenere le protezioni della macchina integre
Pericolo di schiacciamento ed investimento. Non sostare tra la macchina e la trattrice
Pericolo oscillazioni laterali e di investimento. Accertarsi che non vi siano persone o animali nella zona di manovra e di lavoro, vietando ogni sosta nel raggio d'azione della macchina durante il suo funzionamento. Non sostare tra la trattrice e la macchina
Utilizzo della macchina da parte di una sola persona
Pericolo di schiacciamento tra gli attacchi ed i supporti del sollevatore idraulico. Prestare attenzione durante le operazioni di collegamento
Pericolo di schiacciamento. Non avvicinare le mani alle parti della macchina articolate
Pericolo di investimento di liquidi in pressione. Prima di scollegare le tubazioni idrauliche, occorre controllare che il circuito non sia in pressione. Per evitare un errato collegamento dei tubi idraulici, le prese olio della trattrice e gli innesti rapidi della macchina devono essere dotate di un codice di riconoscimento
Pericolo di ferimento da liquidi in pressione per rottura dei tubi idraulici. Sostituire i tubi idraulici secondo i programmi di manutenzione previsti dal costruttore
Pericolo di caduta di parti della macchina sollevate (braccio decespugliatore). Non sostare al di sotto di esse
Pericolo di schiacciamento da parti sollevate della macchina. Non sostare durante la manutenzione al di sotto del braccio alzato senza avere inserito le barre di blocco sui martinetti di sollevamento
Pericolo di folgorazione. Verificare la presenza di linee elettriche aeree e valutare il possibile rischio di contatto durante l'innalzamento del braccio decespugliatore
Sollevare la macchina sempre nei punti di sollevamento indicati
Eseguire le operazioni di ingrassaggio nei punti appositamente segnalati

Inoltre:

  • verificare la compatibilità con le trattrici e rispettare i carichi previsti
  • prima di porre in pressione il circuito idraulico di gestione dell'attrezzo, occorre verificare l'integrità dei tubi idraulici e la correttezza delle connessioni durante la fase di stazionamento
  • verificare lo stato di conservazione dei supporti del braccio (quando esso è scollegato dalla trattrice) e posizionarli verticalmente, regolandoli in altezza
  • verificare sempre le modalità di fissaggio e trasporto e la possibile stabilità della macchina in funzione alle condizioni del terreno
  • valutare i necessari spazi di manovra, individuare eventuali ostacoli presenti e porre attenzione alle condizioni di visibilità
  • scollegare il braccio decespugliatore dalla trattrice in zone pianeggianti e con fondo resistente, di facile accessibilità, non soggetta a transito di altri mezzi.

 

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D.P.I.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

Protezione obbligatoria del corpo Guanti di protezione obbligatoria Calzatura di protezione obbligatoria Protezione obbligatoria udito
Protezione obbligatoria del corpo Guanti di protezione obbligatoria Calzatura di sicurezza obbligatoria Protezione delle vie respiratorie dalle polveri Protezione obbligatoria dell'udito

 

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RIFERIMENTI NORMATIVI

D.Lgs 09/04/2008 n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Testo Unico.
D.P.R. 27/04/1955 n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. (ABROGATO)
D.P.R. 19/03/1956 n. 303 Norme sull'igiene del lavoro. (ABROGATO)
D.Lgs 30/04/1992 n. 285 Nuovo codice della strada (C.d.S.).
D.P.R. 16/12/1992 n. 495 Regolamento d'esecuzione e di attuazione del Nuovo C.d.S.
Direttiva 2006/42CE Direttiva 98/37/CE Direttiva Macchine: Sicurezza generale delle Macchine.
Direttiva che ha abrogato con decorrenza dal 12 agosto 1998 le Direttive 89/392, 91/368, 93/44, 93/68 (relativamente alla modificazione della Direttiva 89/392).
Direttiva del 22 giugno 1998 G.U. L. 207 del 23 luglio 1998. (ABROGATA)
Nuova Direttiva Macchine
Decreto Legislativo, 27 gennaio 2010, n. 17 D.P.R. 24/07/1996 n. 459 Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine. (ABROGATO)
Attuazione della direttiva 2006/42/CE, Macchine (Direttiva Macchine Italiana).
D.Lgs 19/09/1994 n. 626 e successive modifiche ed integrazioni Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. (ABROGATO)
D.Lgs 15/08/1991 n. 277
D.Lgs 512/06
Attuazione di direttive comunitarie in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro. (ABROGATO)
D.Lgs 10/04/2006 n. 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativamente all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dal rumore. (ABROGATO)
D.Lgs 04/12/1992 n. 475 Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale.
D.Lgs 02/01/1997 n. 10 Attuazione delle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 96/58/CE relative ai dispositivi di protezione individuale.
Direttiva 2004/108/CE D.Lgs 12/11/1996 n. 615
Compatibilità elettromagnetica. Recepimento Direttiva 89/336/CEE. (ABROGATA)
Direttiva compatibilità elettromagnetica.
D.Lgs 04/08/1999 n. 359 Attuazione della direttiva 95/63/CE che modifica la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. (ABROGATO)
UNI EN ISO 4413:2012 UNI EN 982:1997
Sicurezza del macchinario - Requisiti di sicurezza relativi a sistemi e loro componenti per trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche - Oleoidraulica. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Oleoidraulica - Regole generali e requisiti di sicurezza per i sistemi e i loro componenti.
UNI EN ISO 4254.1:2010 UNI EN 1553:2001
Macchine agricole - Macchine agricole semoventi, portate, semiportate e trainate - Requisiti comuni di sicurezza. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Macchine agricole - Sicurezza - Parte 1: Requisiti generali.
ISO 11684:1995 Trattori, macchinario per l'agricoltura e silvicoltura, predisposizione di attrezzatura da giardino e da prato - segnaletica di sicurezza e di pittogrammi di rischio - principi generali.
UNI EN 13524: 2009 Specifica delle misure tecniche per eliminare o ridurre i rischi derivanti da pericoli significativi associati al funzionamento, alla messa a punto e alle regolazioni della macchina, al carico e scarico e alla manutenzione di routine. (RITIRATA E SOSTITUITA)
La UNI EN 13524: 2009 sostituisce la UNI EN 13524: 2004 ritirata. Macchine per la manutenzione delle strade.
Requisiti di sicurezza.

 

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