Nella Regione Emilia-Romagna il settore zootecnico si mantiene particolarmente sviluppato, sia dal punto di vista qualitativo, che quantitativo malgrado le crisi ricorrenti.
Esso è caratterizzato dalla presenza di numerosi allevamenti, specializzati e non, ove possono quindi risultare - con una certa frequenza - ospitate diverse razze di una stessa specie animale (bovini, suini, avicoli, equini, caprini, ecc.).
Particolarmente meritevole di interesse è la produzione di:
Ben sviluppata, inoltre, in alcune zone della Regione è l'ittiocoltura.
Collegata al settore zootecnico si evidenzia la presenza di una rilevante attività di trasformazione di prodotti alimentari quali insaccati, formaggi latte e latticini.
Anche in virtù della presenza di un'attiva industria di trasformazione, si evidenzia che in alcune zone della Regione gli allevamenti zootecnici si presentano spesso concentrati in aree particolarmente ristrette.
In passato gli allevamenti zootecnici erano in genere annessi (e fortemente radicati e strutturati) all'Azienda Agricola, che in molti casi produceva in proprio gli alimenti per il bestiame e provvedeva autonomamente ad utilizzare le deiezioni animali come concime organico; oggi, invece, si registra la presenza di numerosi allevamenti altamente "specializzati", caratterizzati dal fatto che vi vengono allevati numerosi capi di bestiame in superfici ristrette, che si acquistano mangimi dall'esterno, che l'azienda è spesso priva di terreni propri e si devono ricercare (spesso in condizioni problematiche) soluzioni adeguate per smaltire gli elevati quantitativi di deiezioni generati.
Tali elementi hanno inciso negativamente sugli aspetti gestionali, creando problemi non indifferenti di tipo sanitario, sia per quanto attiene la tutela dell'operatore, sia per quanto riguarda la tutela dell'ambiente.
Negli allevamenti si intrecciano intimamente i problemi di sicurezza del lavoro degli addetti con quelli di igiene, ambientali ed alimentari.
L'attenta sorveglianza sulla salute degli animali è condizione indispensabile per la prevenzione della trasmissione di infezioni; è opportuno quindi che gli allevamenti medesimi siano seguiti con attenzione da un Veterinario, che provvederà ad indicare all'allevatore:
Il lavoro negli allevamenti zootecnici presenta in molti casi elementi di significativa nocività per la salute degli addetti; rischi specifici in tal senso possono essere dati:
Numerosi rischi per la salute degli addetti sono dovuti anche alla presenza di materiali utilizzati negli allevamenti, ed in particolare:
Nel settore zootecnico è inoltre presente il rischio di zoonosi (ossia la possibilità che l'animale trasmetta malattie pericolose per l'uomo).
Ne consegue pertanto che gli allevamenti zootecnici devono essere gestiti dedicando una grande attenzione alla cura delle condizioni igieniche degli animali, al fine di evitare che questi diventino fonte di propagazione di malattie che interessino direttamente anche gli addetti.
In modo schematico, i rischi nel settore possono essere collegati con:
In modo meno generico, essi possono essere così strutturati:
1. Interazioni con animali a) elementi meccanici mobili b) recinzioni elettriche c) trasporto animali d) gestione di animali aggressivi e) fuga di animali f) aggressione di animali selvatici g) presenza di parassiti h) cura degli animali i) sanificazione ambientale j) deiezioni animali k) zoonosi |
2. Impianti/aree specifiche a) illuminazione b) impianto elettrico c) deposito materiali d) impianto di alimentazione e) sala mungitura f) pronto soccorso |
3. Elementi igienico-sanitari/ambientali a) microclima b) polveri c) umidità d) ricambi d'aria e) fatica fisica f) lavorazioni all'aperto g) lavorazioni insudicianti h) servizi igienico-assistenziali |
4. Altri rischi a) circolazione di mezzi b) scivolamento c) annegamento d) caduta dall'alto e) segnaletica di sicurezza f) uso di utensili taglienti |
Si sottolinea innanzitutto l'esigenza di assicurare una corretta organizzazione dell'allevamento già in fase di progettazione, quando è ancora possibile ottimizzare le scelte produttive e i vincoli normativi, anche per quanto riguarda la sicurezza degli operatori e degli animali.
Gli allevamenti zootecnici devono quindi essere "pensati prima" tenendo conto dei numerosi fattori di fondamentale importanza per garantire il benessere degli animali e le massime condizioni di igiene per gli addetti.
In particolare in fase di costruzione o ristrutturazione di un allevamento zootecnico è opportuno tenere conto:
Trascurare questi fattori può causare gravi problemi igienici all'allevamento con conseguente rischio per la salute degli operatori.
Sempre al fine di garantire la sicurezza degli operatori occorre valutare:
Si evidenzia inoltre che in questi anni il lavoro all'interno degli allevamenti zootecnici si è notevolmente modernizzato ed è aumentata la presenza di macchine, attrezzature ed impianti.
Sono pertanto accresciute le esigenze di elettrificazione, di dotazione di impianti di produzione calore e di meccanizzazione delle varie fasi produttive.
La particolarità del lavoro all'interno degli allevamenti zootecnici (presenza di polvere, umidità, deiezioni, gas, vapori, ecc.) determina la necessità di una attenta progettazione, controllo e manutenzione, da parte di personale qualificato, degli impianti:
Poiché il lavoro negli allevamenti zootecnici si presenta spesso insudiciante, è opportuno che gli allevamenti medesimi siano ben attrezzati per garantire la cura personale da parte dell'addetto.
Lo sviluppo dell'analisi del rischio sugli allevamenti zootecnici da parte del datore di lavoro deve tenere conto del fatto che in tale tipo di azienda - non così raramente associata a produzioni agricole su campo - esistono fabbricati, aree a specifica destinazione d'uso, impianti di servizio di servizio, prodotti chimici ed altri aspetti, la cui caratterizzazione risulta - se non in modo assolutamente identico - sostanzialmente analoga a quanto inserito in altre sezioni del presente lavoro, ai cui contenuti pertanto si rimanda per casi specifici e concreti.
Sono di seguito sviluppati gli elementi sinteticamente introdotti nel punto precedente ("RISCHI")
All'interno degli allevamenti, specie i più moderni, sono presenti numerosi impianti meccanici utilizzati per la gestione degli allevamenti; in particolare:
Molti di questi impianti presentano elementi meccanici in movimento che possono essere pericolosi per l'addetto; in particolare:
Per garantire la sicurezza dell'addetto e' opportuno che tutti gli elementi pericolosi in movimento (situati in punti accessibili per l'operatore) siano idoneamente segregati (ad esempio mediante l'adozione di idonee griglie, carter, ecc.) o dotati di appositi dispositivi di sicurezza atti a impedire il contatto dell'operatore con gli organi meccanici in movimento (tenuto conto del fatto che possono verificarsi esigenze volta per volta differenti, per il dimensionamento o la scelta degli idonei dispositivi, riferirsi alla specifica manualistica o alla specifica progettazione).
In casi di impossibilità di segregare le parti meccaniche in movimento, è necessario prevedere quantomeno l'installazione di dispositivi di segnalazione visiva e/o acustica.
Le macchine e gli impianti, a seconda dei casi, dovranno poi essere dotati di:
Le recinzioni elettriche costituiscono sistemi atti ad impedire la fuga di animali (o la penetrazione nell'allevamento di animali selvatici, quali i cinghiali).
Dette recinzioni (in genere a bassa tensione: 9-12 Volt, in quanto spessi alimentate da accumulatori) generano scariche elevate per un periodo di tempo brevissimo e consentono a chi le tocca di allontanarsi senza conseguenze; sono quindi innocue per l'uomo, ma sono in corso studi al fine di verificare la possibile pericolosità di dette recinzioni nei confronti di soggetti particolari (ad esempio cardiopatici); possono rappresentare un vero pericolo per i soggetti portatori di stimolatori cardiaci, nel caso di interferenze elettriche pericolose.
E' quindi opportuno che le recinzioni elettriche vengano realizzate ed installate ad arte; in particolare il fabbricante deve fornire opportuni schemi ed istruzioni di montaggio, che devono essere seguiti alla lettera dall'installatore.
Inoltre si dovrà installare (sempre seguendo le informazioni fornite dal fabbricante) apposita segnaletica di sicurezza (cartello giallo con pittogrammi ed evidenti scritte nere) in modo ben visibile (indicativamente: 1 cartello ogni 50 m). Si dovrà infine curarne la manutenzione.
Le operazioni di movimentazione (interna: ad es. alla sala mungitura) e/o trasporto (esterno: ad es. tramite automezzo) degli animali, specie per quelli di grossa taglia (bovini e suini) deve avvenire nel rispetto di precise regole di sicurezza.
Non a caso, va segnalato, la normativa per la protezione degli animali durante il trasporto che richiede la formazione obbligatoria per gli addetti al trasporto.
I rischi più comuni, a cui gli operatori vanno incontro sono: contatti (urti, schiacciamenti) con animali di grossa taglia; scivolamenti.
Infatti durante le fasi di movimentazione interna e di trasporto possono verificarsi problemi di sicurezza, quali:
Oltre alle norme di carattere sanitario e a quelle finalizzate a garantire il benessere dell'animale, si evidenziano le seguenti regole di sicurezza:
Si ricorda inoltre che il mezzo deve essere mantenuto costantemente pulito e disinfettato, secondo le indicazioni fornite dal Veterinario che segue l'Azienda; qualora il trasporto avvenga da parte di ditte esterne all'allevamento, segnalare preventivamente tale requisito al trasportatore come elemento importante facente parte del contratto di trasporto.
All'interno di alcuni allevamenti possono essere presenti animali (ad esempio tori) che, causa la loro stazza (o altre caratteristiche e pericoli, come mordere) possono diventare pericolosi per l'allevatore (rischio di aggressione da parte dell'animale).
In particolare l'animale può aggredire l'uomo per varie cause (ad esempio se imbizzarrito, se fuggito dal recinto, ecc.).
Particolarmente pericolosi sono gli animali in grado:
Per prevenire detti rischi, gli allevamenti devono essere conformati in modo tale da garantire l'incolumità degli addetti.
In particolare gli animali aggressivi devono essere allevati all'interno di box o recinti dotati di solidità tale da impedire la loro fuga.
L'operatore dovrà poter svolgere le operazioni di governo degli animali senza mai trovarsi in condizioni di essere aggredito; nello specifico in caso di particolari esigenze lavorative (ad esempio pulizia) è bene che gli animali siano allontanati dalle zone operative.
E' opportuno inoltre che:
Numerosi animali (ad esempio cavalli, tori, ecc.) se riescono a fuggire dall'allevamento possono diventare pericolosi sia per gli addetti, sia per la popolazione.
Per prevenire detto rischio è opportuno che gli animali siano custoditi in appositi recinti, gabbie o altro, dotati di caratteristiche di solidità tale da prevenire la fuga degli stessi.
Pertanto le strutture di contenimento degli animali devono essere progettate tenendo conto del tipo di animali allevati.
Le precauzioni contro la fuga degli animali (ad esempio le recinzioni elettriche) devono essere realizzate previo parere del Veterinario che segue l'azienda.
Il rischio di fuga degli animali è presente, come accennato, anche durante le fasi di trasporto degli stessi (ad esempio conferimento di bovini al macello).
Gli animali devono pertanto essere trasportati mediante mezzi (camion, rimorchi, ecc.) conformati in modo tale da impedirne la fuga.
blocco degli animali per evitare aggressioni e fughe
Numerosi allevamenti (specie se ubicati in zone isolate) possono essere attaccati da animali selvatici (branchi di cani randagi, lupi, ecc.), che mirano a cibarsi degli animali ivi allevati (ad esempio cani randagi che attaccano un allevamento di pecore) o a depredare le cibarie presenti (ad esempio il branco di cinghiali che attacca un allevamento per i mangimi ivi contenuti).
Detto rischio si presenta particolarmente evidente nella stagione fredda o in periodi di carestia, quando gli animali selvatici, causa la fame, diventano più esuberanti.
Particolarmente a rischio sono gli allevamenti allo stato brado (ad esempio greggi di pecore al pascolo).
Talvolta gli animali aggressori possono attaccare anche l'uomo, specie se si sentono minacciati o affamati.
Aggressioni da parte di animali selvatici possono comportare lesioni dovute prevalentemente a morsi o ad unghiate.
Non dimentichiamo che i morsi o le unghiate degli animali selvatici possono trasmettere all'uomo malattie (caso tipico: la rabbia, attualmente debellata ma che potrebbe, ipoteticamente, riemergere).
Per prevenire detti rischi è opportuno che gli allevamenti siano ben difesi, al fine di scoraggiare gli attacchi dei predatori.
Ad esempio:
Se si opera in zone montane, selvagge o isolate è bene informarsi presso i competenti servizi pubblici in ordine alla possibile presenza di animali potenzialmente aggressivi, al fine di organizzare al meglio le misure di difesa e di dissuasione.
Gli allevamenti zootecnici sono spesso infestati da parassiti (mosche, tafani, pulci, ecc.) e da ratti, che possono rappresentare veicolo di trasporto e inoculazione di parassiti nocivi (o anche fatali) per l'uomo.
La presenza di parassiti all'interno degli allevamenti zootecnici è dovuta a:
Inoltre numerosi parassiti (ad esempio le zecche, le pulci, ecc.) trovano ospitalità nella cute degli animali.
La presenza elevata di parassiti negli allevamenti zootecnici è conseguenza della non corretta gestione degli allevamenti stessi.
Per limitare la presenza di parassiti negli allevamenti zootecnici è opportuno:
Infine, merita una citazione anche la protezione da volatili, quali piccioni e passeri, anch'essi veicolo di trasporto di potenziali infezioni e parassiti, nei confronti dei quali possono essere utilizzati sistemi contro le intrusioni (es.: reti antipassero).
Numerose lavorazioni, inerenti la cura degli animali, obbligano l'operatore a lavorare a stretto contatto con gli animali stessi (ad esempio lavori da maniscalco, taglio del pelo, mungitura, ecc.)
Le lavorazioni di cui sopra, proprio perché eseguite a distanza estremamente ravvicinata dall'animale, espongono l'operatore a rischi lavorativi, quali morsi, calci, ecc.
Per prevenire detti rischi è opportuno (specie se l'animale è di grossa taglia o particolarmente aggressivo) che l'animale sia debitamente vincolato al fine di impedire che possa colpire l'addetto.
L'operatore dovrà poi essere dotato di ulteriori strumenti ausiliari (ad esempio museruole, lacci, seggiolini protetti contro il rischio di calci, ecc.) atti a tutelare la propria incolumità.
Solo in casi estremi, ed esclusivamente previo parere ed intervento del Veterinario che segue l'Azienda, l'animale deve essere narcotizzato.
Le misure di protezione del lavoratore devono essere studiate in base alle caratteristiche dell'animale (stazza, aggressività, ecc.) e sempre previo parere del Veterinario che segue l'Azienda.
invasione di volatili negli ambienti di allevamenti - essi possono trasmettere malattie |
Gli allevamenti zootecnici necessitano di decisi e frequenti interventi di sanificazione ambientale, al fine di garantire idonee condizioni di igiene e pulizia.
Gli interventi di pulizia e disinfezione devono essere sia di tipo ordinario che di tipo straordinario (in caso di particolari necessità).
Gli interventi di pulizia ordinaria dovranno avvenire secondo precisi protocolli da concordarsi con il Veterinario che segue l'Azienda.
Nei protocolli di pulizia si dovrà prevedere:
Durante l'esecuzione degli interventi di sanificazione ambientale, gli operatori dovranno fare uso di idonei D.P.I.
Particolare attenzione deve essere prestata, negli ambienti zootecnici, in relazione alla frequenza d'uso, alla gestione dei disinfettanti e/o disinfestanti per sanificare gli ambienti, le macchine e le attrezzature.
L'uso di disinfettanti e/o disinfestanti, se non eseguito in modo corretto, può causare danni alla salute degli operatori e degli animali.
Esposti particolarmente a rischio sono gli ambienti poco ventilati e dotati di cubature insufficienti.
E' bene utilizzare disinfettanti e/o disinfestanti solo dopo essersi consultati con il Veterinario che segue l'Azienda; in particolare si dovrà concordare con questi:
Si evidenzia che l'utilizzo di disinfettanti e/o disinfestanti deve avvenire secondo modalità tali da impedire la contaminazione di mangimi e acque destinate agli animali.
E' importante scegliere in modo adeguato i prodotti da utilizzare, acquisendone la scheda di sicurezza e verificandone le proprietà.
Prima dell'intervento, l'operatore deve prendere attenta visione del contenuto della scheda di sicurezza e dell'etichetta del prodotto e operare attenendosi alle indicazioni di sicurezza in essa contenute.
Infine, si rammenta di adeguare (localmente) le operazioni a quanto disposto dalla L.R. 50/95.
aperture regolabili e ventilatori per ricambio di aria nei locali di ricovero animale |
Uno dei principali problemi sanitari presenti negli allevamenti zootecnici riguarda lo smaltimento delle deiezioni (solide e liquide) prodotte degli animali.
Le deiezioni animali, infatti, se non correttamente raccolte e gestite, possono causare i seguenti inconvenienti:
Per garantire condizioni igienico-sanitarie idonee all'interno degli allevamenti, le deiezioni devono essere raccolte, adeguatamente accumulate in Azienda e smaltite tenendo conto dei seguenti parametri:
Le modalità di raccolta, gestione e smaltimento delle deiezioni devono essere concordate con il Veterinario che segue l'azienda.
Lo smaltimento delle deiezioni deve avvenire secondo precisi "piani di smaltimento"; è opportuna comunque la presenza negli allevamenti di concimaie e/o vasche di raccolta delle deiezioni costruite rispettando i seguenti indirizzi prioritari:
Nel settore il rischio biologico si traduce in termini di esigenze di protezione contro le zoonosi (malattie trasmissibili dagli animali all'uomo, e viceversa). Si tratta quindi, in particolare, di prevenire e ridurre la possibilità che compaiano malattie o infezioni che comportino un rischio per la salute umana.
La carenza di dati sistematici ed analitici rende impossibile una quantificazione del rischio, per cui ci si deve limitare a valutazioni qualitative, orientate soprattutto ad identificare i portatori degli agenti infettivi, le modalità possibili di trasmissione e le precauzioni adottabili per ridurli. Anche in tal caso, comunque, esistono livelli di conoscenza differenti; in particolare, esistono agenti "non convenzionali" come quelli in grado di ingenerare le encefalopatie spongiformi (BSE nei bovini), per i quali è necessario studiare i meccanismi del passaggio dell'infezione dai bovini all'uomo.
Gli agenti microbici responsabili delle infezioni occupazionali sono numerosi, e possono essere veicolati in modi diversi, non solo per contatto diretto con gli animali o loro parti, ma anche tramite vettori di altro genere (superfici imbrattate, alimenti contaminati, insetti, vaccinazioni con virus a vivo, ecc.).
Le fasi operative in cui risulta maggiormente viva la possibilità infettiva sono:
L'infezione può avvenire per via cutanea, soprattutto in presenza di lesioni anche di piccola entità, oppure attraverso le mucose (nasali, orali, congiuntivali).
I provvedimenti cautelari adottabili sono riconducibili prevalentemente a:
Si rammenta che le zoonosi sono considerate infortuni sul lavoro, e che gli esposti al rischio sospettati di infezione devono essere immediatamente sottoposti a visita medica; il rischio è comunque strettamente correlato allo stato epidemiologico degli animali e dello stato immunitario degli addetti.
Principali caratteristiche degli agenti infettivi biologici
MALATTIA | Agente responsabile | Serbatoio animale | Modo di trasmissione | Fase di esposizione |
BRUCELLOSI | Brucella abortus Brucella melitensis | B, S, OC | D, I (feti, placente, viscere infette) | A, V, M, T, C |
LEPTOSPIROSI | Leptoospira interrogans | tutti i mammiferi | D, I (urina) | A, V, M, T |
FEBBRE Q | Coxiella bumetil | B, OC | D, I | A, V, M, T |
TETANO | Clostridium tetani | tutti i mammiferi | Su ferite | A, V, M, T |
TUBERCOLOSI | Micobacterium bovis Micobacterium tuberculosis Micobacterium avium | B, S, OC, V | D, I | A, V, M, T, C |
SALMONELLOSI | Salmonella spp. | B, S, O, V | D, I | A, V, M, T, C |
STAFILOCOCCOSI | Staphilococcus spp. | varie specie animali | D, I | A, V, M |
CARBONCHIO | Bacillus anthracis | B, S, OC, E | D | A, V, M, T |
TOXOPLASMOSI | Toxoplasma condii | O, G | D, I | A, V, M, T, C |
ECHINOCOCCOSI | Achinococcus granulosus | B, S, OC, C | D, I | A |
Legenda:
All'interno di molti allevamenti zootecnici il livello di illuminazione (naturale e/o artificiale) si presenta insufficiente (sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo) rispetto alle esigenze connesse con il benessere visivo degli addetti.
In molti casi si presentano privi di illuminazione artificiale ambienti quali:
L'inidonea illuminazione, oltre, come già detto, a non garantire il benessere visivo degli addetti, può essere concausa di incidenti di vario tipo (ad esempio incidenti da scivolamento, collisione tra i veicoli, ecc.)
Per ovviare a detto rischio lavorativo è opportuno che:
In senso più ampio, si rammenti che per i luoghi di lavoro continuativo (ad es.: in questo caso la sala di mungitura) esiste la necessita di installare lampade di emergenza, in particolare in corrispondenza dell'uscita di sicurezza.
All'interno degli allevamenti zootecnici in questi ultimi anni, è notevolmente aumentato l'utilizzo di corrente elettrica.
Infatti numerose lavorazioni, svolte in precedenza a mano sono oggi eseguite mediante l'utilizzo di macchine ed impianti azionati da corrente elettrica.
le descrizione dei comandi del quadro elettrico sono irriconoscibili
Sovente tuttavia, gli impianti elettrici si presentano vetusti e/o obsoleti e non certo in grado di soddisfare le esigenze di sicurezza. Tale circostanza è aggravata dal fatto che gli ambienti zootecnici si presentano ad elevato rischio - per quanto attiene la sicurezza elettrica - a causa dei seguenti motivi: Inoltre gli ambienti zootecnici si presentano ad elevato rischio per quanto attiene la sicurezza elettrica a causa dei seguenti motivi:
Per limitare i rischi dovuti a corrente elettrica, si rende opportuno quanto segue:
Gli impianti elettrici inidonei devono essere smantellati o opportunamente ristrutturati.
All'interno degli allevamenti zootecnici è frequente la necessità di depositare (anche per periodi di tempo lunghi) materiali quali balle e balloni di paglia, sacchi di mangimi, ecc.
I depositi di materiali, se privi dei necessari requisiti di sicurezza, possono diventare pericolosi per l'operatore e per chi si trovi nei paraggi.
In particolare sono ravvisabili pericoli di crolli e caduta di materiali (si pensi al rischio di caduta di rotoballe dall'alto nei fienili, generati da eccesso di accumuli o di deposito di materiale poco resistente in quanto ancora in fermentazione).
I depositi di materiali devono pertanto essere costruiti secondo specifiche tecniche tali da impedire la caduta dei materiali stessi ed il crollo di strutture.
In particolare i depositi dovranno:
Per i fienili, in particolare:
La fase di distribuzione degli alimenti, ormai spesso meccanizzata, comporta un intervento dell'operatore sia in termini diretti che di verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature a sua disposizione.
I rischi collegati sono: contatti (per urto/schiacciamenticiame) con attrezzature in movimento (tramogge, coclee, ecc.) o con animali di grossa taglia; scivolamenti e cadute al suolo; impigliamenti o cadute da carri miscelatori (unifeed>unifeed); patologie infiammatorie dei tendini, dei muscoli o delle articolazioni dovute a posture non corrette o a sollevamento di carichi eccessivi; folgorazione; rumore; rischio biologico.
Pertanto è necessario che l'operatore:
La fase di mungitura comporta in genere il rischio di scivolamenti e cadute al suolo; di urti con strutture fisse; di urti da animali; rischio biologico (zoonosi); malattie per cattive condizioni microclimatiche; carichi pesanti; folgorazioni; rumore; rischio chimico (disinfettanti, detergenti).
Pertanto è opportuno adottare i seguenti provvedimenti:
Per agevolare la mungitura delle primipare, si consiglia:
- mungitura anticipata rispetto al resto della mandria
- uso di attrezzi per il bloccaggio degli arti posteriori (es.: fermacalci)
In caso di impianto di mungitura a secchio:
All'interno degli allevamenti zootecnici è elevato il rischio di procurarsi lesioni quali tagli graffi di animali, ecc.
In questi casi è opportuno essere in condizione di eseguire un corretto primo intervento di pronto soccorso.
Pertanto all'interno degli allevamenti zootecnici con 3 o più addetti deve essere custodita (in luogo pulito, noto al personale e facilmente raggiungibile) una cassetta di Pronto Soccorso. In caso di allevamento con meno di 3 addetti, è invece indicata l'esigenza di tenere a disposizione almeno un "pacchetto di medicazione".
In entrambi i casi si dovrà periodicamente verificare il contenuto della cassetta e sostituire o integrare i materiali scaduti, deteriorati o consumati.
Infine, è necessario dotare di un mezzo di comunicazione idoneo (es.: telefono mobile) i lavoratori che conducono lavorazioni isolate lontane dal centro aziendale (es.: lavori di campagna).
All'interno degli allevamenti zootecnici le condizioni microclimatiche sono in genere mantenute in condizioni di idoneità rispetto alle esigenze fisiologiche degli animali.
Pertanto all'interno degli allevamenti zootecnici le condizioni microclimatiche (temperatura, umidità, ecc.) possono essere sfavorevoli per l'allevatore.
Per prevenire rischi per la salute dell'addetto è opportuno che le condizioni microclimatiche ottimali per allevare gli animali siano concordate con il Veterinario che segue l'Azienda.
Se le condizioni microclimatiche si presentano sfavorevoli per l'addetto occorre adottare le opportune azioni di prevenzione e protezione.
In particolare negli allevamenti chiusi si dovranno adottare le seguenti precauzioni:
All'interno degli allevamenti zootecnici può esservi una elevata presenza di polveri aerodisperse.
Le polveri possono essere nocive per i polmoni dell'operatore.
Le polveri inoltre possono essere fonte di:
La presenza di polveri aerodisperse può essere dovuta a:
Particolarmente a rischio sono gli allevamenti chiusi, ove è elevata la presenza di animali e insufficiente ventilazione naturale e/o artificiale.
Una scarsa attenzione nel gestire le operazioni di pulizia aumenta il rischio di presenza di polveri nell'ambiente.
Occorre evitare di trascurare la pulizia degli ambienti (è bene usare apposito aspirapolvere).
E' opportuno comunque ricambiare frequentemente l'aria negli ambienti.
Gli operatori devono inoltre essere dotati di appositi D.P.I. (maschere, facciali, occhiali protettivi, tute e stivali) al fine di proteggersi dalle polveri.
Infine deve essere garantita la presenza di appositi servizi igienico-assistenziali al fine di consentire agli addetti di tutelare l'igiene della loro persona.
All'interno di numerosi allevamenti si registra, in genere, un elevato tasso di umidità.
Le cause di quanto sopra, vanno addebitate ai seguenti motivi:
E' nota l'azione deleteria per l'organismo umano dovuta a tassi elevati di umidità, particolarmente se associata a condizioni già critiche di temperatura.
Una eccessiva presenza di umidità aggrava anche il rischio di natura elettrica (specie se i componenti dell'impianto non hanno idonea resistenza meccanica).
Per ovviare a inconvenienti dovuti a eccesso di umidità è bene che:
E' opportuno inoltre che gli operatori abbiano a disposizione idonei D.P.I. atti a garantire la protezione dall'umidità.
L'allevamento deve essere inoltre opportunamente dotato di appositi servizi igienico-assistenziali atti a consentire all'addetto di curare la sua igiene personale.
All'interno degli allevamenti zootecnici chiusi (stalle, porcilaie, ecc.) l'aria può essere viziata dalla presenza di gas nocivi (anidride carbonica, metano, anidride solforosa, ecc.). In generale detti gas nocivi sono prodotti:
Si registra, una pessima qualità dell'aria soprattutto negli allevamenti non correttamente progettati, ed in particolare:
In fase di progettazione dell'allevamento si dovrà pertanto:
La progettazione dell'allevamento dovrà avvenire a seguito di consulenza del Veterinario che segue l'Azienda.
E' importante, per garantire una buona salubrità dell'aria:
Numerose lavorazioni eseguite all'interno degli allevamenti zootecnici si presentano estremamente faticose quelle eseguite a mano, quali:
La fatica fisica eccessiva, come noto, è un fattore di rischio per la salute dell'addetto.
Inoltre il lavoratore sottoposto a fatica fisica eccessiva è maggiormente esposto al rischio di restare vittima di infortuni sul lavoro, per calo di attenzione e reattività.
Per prevenire i rischi dovuti ad eccessiva fatica fisica si indicano le seguenti misure di prevenzione:
E' opportuno che nelle Aziende ove si svolgono lavorazioni faticose sia assicurata la presenza di idonei servizi igienico-assistenziali.
Numerose lavorazioni zootecniche sono svolte, in tutto o in parte, all'aperto.
Per quanto sopra esposto gli addetti sono esposti al rischio di operare in condizioni climatiche avverse; in particolare:
Particolarmente a rischio sono gli allevamenti all'aperto o allo stato brado.
Per proteggere l'operatore dai rischi connessi con le condizioni microclimatiche avverse è opportuno:
Numerose lavorazioni zootecniche (pulizia degli animali, smaltimento delle deiezioni, ecc.) si presentano particolarmente insudicianti.
Le lavorazioni insudicianti, oltre a causare disagio per l'addetto, possono anche, in taluni casi essere fonte di infezioni.
Per limitare i rischi lavorativi connessi con attività insudicianti è opportuno che gli allevamenti zootecnici siano opportunamente progettati al fine di consentire una facile pulizia e un buon ricambio dell'aria.
E' opportuno inoltre che:
E' opportuno inoltre redigere opportuni protocolli di pulizia e sanificazione ambientale (concordati con il veterinario che segue l'Azienda) al fine di ridurre il rischio di insudiciamento da parte dell'addetto.
Si ricorda infine che in azienda devono essere presenti appositi servizi igienico assistenziali al fine di consentire all'addetto di curare l'igiene della sua persona.
Numerose lavorazioni all'interno degli allevamenti zootecnici (quali asportazione delle deiezioni, tosatura del bestiame, ecc.) risultano decisamente sporcanti e malsane per l'addetto.
Al fine di consentire all'addetto di curare idoneamente l'igiene della sua persona è necessario che siano presenti in Azienda appositi servizi igienico assistenziali.
Ricordiamo che la mancata cura dell'igiene della persona può essere causa di trasmissione di malattie.
I servizi igienico assistenziali da installare sono:
Deve essere assicurata la presenza di acqua sia calda che fredda in quantità sufficiente.
I servizi devono essere dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi.
Inoltre i servizi devono essere idoneamente arredati.
Il datore di lavoro dovrà sensibilizzare gli addetti a curare la propria igiene personale con scrupolo, specie se si sono eseguite lavorazioni insudicianti (frequenti nel settore):
All'interno degli allevamenti zootecnici è frequente la circolazione di mezzi agricoli e non (camion di foraggi, spandiliquame, spandiletame, trattrici, ecc.).
La circolazione di mezzi può causare pericoli per la sicurezza delle persone (investimenti, urti con strutture portanti, ecc.).
Per garantire la sicurezza delle operazioni inerenti la circolazione di mezzi, agricoli e non, è importante che gli allevamenti siano correttamente progettati ed organizzati in modo tale che la circolazione dei mezzi non crei pregiudizio a persone o cose.
Si consiglia quindi l'installazione, in corrispondenza dei punti di ingresso al centro aziendale, di divieti di accesso a mezzi e a personale non autorizzati, ivi compresi i rappresentanti di prodotti zootecnici, al fine di dissuadere la frequentazione indesiderata degli ambienti di allevamento e per contenere possibili ripercussioni negative sul programma di difesa sanitaria attuato.
Si dovrà inoltre curare l'organizzazione del lavoro al fine di assicurare che:
Un preposto, inoltre, dovrà vigilare sulle fasi di circolazione dei mezzi in caso di operazioni di particolare complessità.
All'interno degli ambienti negli allevamenti è presente il rischio di scivolare, dovuto in genere alla presenza di liquidi e grassi sui pavimenti (deiezioni degli animali, liquami, acqua di lavaggio) provenienti da stazionamento di animali, lavaggio sala mungitura, sversamento latte, ecc.
Tale condizione può essere aggravata da:
ristagno di liquame nelle vie di transito
Per evitare detto rischio è necessario che gli allevamenti zootecnici siano opportunamente progettati in moda tale da garantire la completa e totale asportazione delle deiezioni, e lo sgrondo delle acque piovane e di lavaggio. E' quindi indispensabile una frequente pulizia delle zone di transito/di passaggio, ovvero:
Nelle zone particolarmente a rischio i pavimenti dovranno essere di tipo grigliato oppure di tipo pieno, con idonea pendenza atta a indirizzare le acque in apposito punto di raccolta.
Nel caso di pavimentazioni piene in cemento, si consiglia la predisposizione di rifiniture ("rigatura" della pavimentazione) o la collocazione di rivestimenti antisdrucciolo sulla superficie.
In sala mungitura, collocare scalette in grigliato e con corrimano e protezione laterali contro le cadute.
E' opportuno inoltre far adottare e presidiare l'uso dei D.P.I (di scarpe dotate di suola antiscivolo) da parte dell'addetto.
pavimento con pozzetto di scolo
Il rischio di annegamento è particolarmente presente negli allevamenti ittici, ma anche all'interno degli allevamenti zootecnici sono spesso presenti vasche e/o serbatoi (spesso profondi e di grandi dimensioni) utilizzati per l'accumulo di acqua (ad esempio vasche piene d'acqua da utilizzarsi per dissetare gli animali) o di liquami.
Il rischio di annegamento, in genere, si verifica a seguito di caduta dell'operatore all'interno di vasche o cisterne.
Particolarmente a rischio sono gli allevamenti ove l'operatore lavora da solo (e pertanto, in caso di necessità, non può essere soccorso da altri colleghi), con aggravamento del pericolo in concomitanza alla presenza dei rischi di asfissia o intossicazione per inalazione di sostanze gassose nocive (es.: idrogeno solforato).
Per prevenire i rischi da annegamento è opportuno che le vasche e le cisterne presenti negli allevamenti siano dotate di solide coperture o protette da apposito parapetto normale, dotato di tavola di arresto al piede.
E' opportuna inoltre, l'installazione di apposita segnaletica di sicurezza atta ad evidenziare i pericoli presenti.
Per le lavorazioni da svolgersi a bordo vasca o dentro le vasche è opportuno inoltre che:
Nelle lavorazioni a elevato rischio (ad esempio in grandi masse d'acqua) è bene che l'addetto indossi apposito salvagente e che siano presenti opportuni mezzi di salvataggio (barche, aste di soccorso, funi, ecc.).
vasca confluenza liquame proveniente da stalla - mancano le adeguate
protezioni
Numerose lavorazioni eseguite all'interno degli allevamenti zootecnici obbligano l'operatore a portarsi in quota (con conseguente rischio di caduta dall'alto).
Infatti in genere lo stoccaggio di fieno, paglia, mangimi ecc. avviene, per comodità, in solai o locali sopra-elevati; l'operatore deve pertanto portarsi in quota per eseguire lavorazioni quali il carico e lo scarico e la sistemazione dei materiali.
Per prevenire i pericoli di caduta dall'alto è opportuno che:
In caso di assenza di protezioni fisse (parapetti normali o difese equivalenti) l'operatore deve fare uso di apposita cintura di sicurezza.
All'interno degli allevamenti zootecnici deve essere affissa apposita segnaletica di sicurezza atta a segnalare:
La segnaletica di sicurezza deve evidenziare inoltre la presenza dei mezzi antincendio e di salvataggio.
La segnaletica di sicurezza deve essere conforme a quanto indicato dal D.Lgs 493/96 e mantenuta in efficienza.
All'interno degli allevamenti zootecnici gli operatori fanno spesso uso di utensili e/o attrezzature di lavoro taglienti e/o appuntiti (coltelli, forbici, ecc.).
L'uso di utensili taglienti e/o appuntiti è dovuto in principal modo all'esecuzione di lavorazioni connesse con la cura degli animali (taglio di parti anatomiche degli animali, ecc.) o ad altre operazioni quali il taglio di sacchi, di legacci delle balle di fieno, ecc.
L'utilizzo di utensili taglienti e/o appuntiti è estremamente pericoloso non solo durante le lavorazioni specifiche ma anche in altri momenti (ad esempio quando si cammina o si opera in quota con utensili taglienti e/o appuntiti non correttamente sistemati).
Gli utensili taglienti, specie se imbrattati di sangue o deiezioni animali, possono essere inoltre veicolo di trasmissione di malattie infettive.
E' bene, al fine di prevenire incidenti:
A fine lavoro occorre poi pulire accuratamente gli utensili.
In caso di tagli e/o ferite è bene disinfettare e fasciare la parte lesa del corpo (eventualmente recarsi al più vicino pronto soccorso).
Numerose lavorazioni eseguite all'interno degli allevamenti zootecnici devono essere eseguite, in tutto o in parte, manualmente.
Ne consegue, pertanto, che devono essere presenti in azienda appositi D.P.I. che favoriscano la tutela della salute dell'operatore.
In particolare devono essere utilizzati D.P.I. atti a proteggere il lavoratore:
Altri D.P.I. devono essere messi a disposizione ed utilizzati solo in situazioni particolari:
L'esigenza di ulteriori D.P.I. dovrà essere valutata in base a rischi specifici presenti in azienda.
Al fine di garantire una corretta profilassi delle malattie infettive è opportuno che i D.P.I. siano mantenuti costantemente puliti e disinfettati secondo le indicazioni del Veterinario che segue l'azienda.
Protezione obbligatoria delle vie respiratorie | Guanti di protezione obbligatoria | Calzature di sicurezza obbligatoria | Protezione obbligatoria del corpo |
D.Lgs del 9/04/2008 n. 81 | Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Art. 15, c.1, lett. a); Articoli dal 62 al 67 (Titolo II); Art. 266-281 (Titolo X) & Allegato IV, All. XXXVIII e All. XLIII. |
L.R. Emilia Romagna 04/05/1982 n. 19 | Norme per l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica, veterinaria e farmaceutica. |
Legge 05/02/1992 n. 102 | Norme concernenti l'attività di acquacoltura. |
D.Lgs 14/12/1992 n. 508 | Attuazione della direttiva 90/667/CEE del Consiglio 27 novembre 1990, che stabilisce le norme sanitarie per l'eliminazione, la trasformazione e l'immissione sul mercato dei rifiuti di origine animale o a base di pesce e che modifica la direttiva 90/425/CEE. |
Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 | "Sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/119/CE e il regolamento (CE) n. 1255/97". |
Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 | "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" |
Delibera Giunta Regionale E.R. 29/05/2001 n. 877 | Trasferimento alle Regioni di funzioni e compiti amministrativi in tema di sanità veterinaria, autorizzazione, riconoscimento e registrazione di alcune strutture di interesse zootecnico. |
Circolare Regionale E.R. 1 ottobre 2001, n. 20 | Procedure in materia di autorizzazione, riconoscimento e registrazione di alcune strutture di interesse zootecnico. |
D.Lgs del 03/04/2006 n. 152 | Norme in materia ambientale. |
Decreto-legge 25/05/2001, n. 199 | Coordinato con la legge di conversione 25 luglio 2001. |